BUONI SPESA A CITTÀ DI CASTELLO: 858 DOMANDE, 165.000 EURO GIA’ EROGATI A 470 FAMIGLIE E 196 IN DISTRIBUZIONE ENTRO GIOVEDI

Sono 858 le domande per i buoni spesa giunte al Comune di Città di Castello che in questi giorni ha fornito un servizio di aiuto ed informazioni ai cittadini con ben 16 persone per turno, dalle 8 alle 20 di tutti i giorni, compresa la domenica.
“Uno sforzo – dichiara Luciana Bassini, assessore alle politiche sociali ed alla protezione civile – che ha permesso di venir incontro anche a chi non aveva gli strumenti per usufruire di questo contributo straordinario mirato a dare una mano, piccola ma concreta, a chi è stato travolto dagli effetti della serrata di tutte le attività. Delle domande pervenute, 723 sono già state valutate, ne rimangono 135 in esame e c’è tempo fino a giovedì 16 aprile per presentarne altre attraverso la piattaforma che si trova sull’home del sito del Comune di Città di Castello www.cittadicastello.gov.it oppure telefonando al numero unico 075 9002686, attivo per ogni esigenza collegata al Covid 19 e che vi chiedo di ricordare perché è l’unico riferimento ufficiale. Abbiamo accettato 470 delle istanze, per un contributo medio di circa 350 euro a richiedente e 163.000 euro complessivi. In consegna ci sono 196 buoni. Chi non è stato ancora contattato per il ritiro lo sarà nelle prossime ore ed il ritiro sarà probabilmente giovedì”.
I buoni spesa derivano da un finanziamento del Governo e sono diretti a persone e famiglie in condizione di disagio economico e sociale. L’intervento non rappresenta in alcuna forma un ammortizzatore sociale, ma cerca di sopperire alla mancanza di beni di prima necessità; l’ammontare dei buoni spesa a seconda della composizione del nucleo familiare può variare da 150 euro a 500 euro, con un incremento massimo di 50 euro qualora ci siano minori o situazioni di disabilità. Gli stessi possono essere utilizzati unicamente per l’acquisto di generi di prima necessità, alimentari, per l’igiene personale o della casa, ed è possibile scegliere gli esercizi commerciali in cui spenderli tra quelli aderenti all’iniziativa. Le condizioni essenziali oltre allo stato di necessità, sono il non percepire attualmente redditi da lavoro oppure percepirli in misura notevolmente ridotta a causa dell’emergenza sanitaria in corso. La priorità è andata a cittadini che si trovano in uno stato di bisogno accertato dai servizi sociali comunali, privi di reddito a causa dell’emergenza, in attesa di cassaintegrazione, monoreddito.
“L’ordine di grandezza dell’operazione buoni spesa a Città di Castello – conclude la Bassini – è delineato, anche se potrebbe mutare qualche numero con il dato finale di giovedì. Voglio ringraziare chi, a titolo quasi di volontariato, ha aiutato i cittadini nella compilazione, il Coc, le associazioni, i Servizi Informatici e Telematici ed i Servizi sociali del Comune e tutti quelli che stanno lavorando alla fase della distribuzione, la più importante. Quanto a buone azioni e spirito civico nell’emergenza, mi corre l’obbligo di segnalare il gesto, che spero sia solo il primo, di Matteo Bartolini che ha messo a disposizione gratuitamente un appartamento che verrà occupato da personale sanitario che lavora in Ospedale. Potremmo avere bisogno di una simile disponibilità e quindi spero che altri seguano quest’esempio”.