EMERGENZA CORONAVIRUS, DICHIARAZIONE DEL SINDACO DEL 23 APRILE – NESSUN NUOVO CASO, CHIUDE L’OPERAZIONE BUONI SPESA. PREOCCUPAZIONE PER L’ECONOMIA. AL LAVORO PER RIAPRIRE I CIMITERI PRIMA DEL 4 MAGGIO

Emergenza Coronavirus, dichiarazione del sindaco Luciano Bacchetta del 23 aprile: “Nella giornata di ieri non ci sono state nuove positività, non è stato individuato attraverso tampone nessun nuovo soggetto positivo, per cui il dato è di 48 positivi totali e ben 62 guariti. Quest’elemento è molto importante perché non ci sono stati nuovi casi da giorni e con questa tendenza andremo verso la riapertura graduale delle attività. Abbiamo chiesto che Poste Italiane vada verso una riapertura totale per evitare afflussi incontrollati e concentrati. Oggi c’è il termine per la consegna dei buoni spesa del Comune: abbiamo distribuito buoni con risorse provenienti per 235.000 euro dal Governo, oltre 20.000 euro dal Comune ed altri 7.000 euro dalle associazioni. In questi giorni se ne aggiungeranno altre: è un bel segnale di solidarietà, che in questa bruttissima vicenda del Covid 19 è stata una costante di cui sono molto orgoglioso. Le iniziative del 25 Aprile sono state limitate da un’ordinanza prefettizia. Ci sarà un breve cerimonia di ricordo a cui ci dovremo attenere: le modalità saranno minime ma non per questo meno sentite, come per tutte le altre manifestazioni. Distribuiremo altre 2.000 mascherine donate dalla ditta DKS, che voglio ringraziare per l’impegno profuso: saranno consegnate alle farmacie e destinate soprattutto agli ultra 65enni. Dal 4 maggio in poi è auspicabile che a distribuire gratuitamente le mascherine sia la Regione Umbria. Non sono un demagogo, ma è un atto che va fatto. Relativamente ai cimiteri: anch’io sono coinvolto e so quanto sia importante accedere ai cimiteri. Gli stessi rimangono chiusi ma stiamo lavorando ad un disciplinare per aprirli prima del 4 maggio con autorizzazione prefettizia. Non ne abbiamo uno ma 47 e quindi l’organizzazione è complessa. Sull’economia: molte aziende per fortuna in questo periodo hanno continuato a lavorare, ma altre sono state chiuse. Domani avremo una riunione con le associazioni di categoria per capire come ripartire. Ritengo che la preoccupazione debba essere per il dopo: se le attività economiche non ripartono i rischi sono molto, molto seri”.