Emergenza Covid: A Terni c’è un conto corrente per le raccolte fondi gestito dal Comune e dal Cesvol

TERNI – Da oggi ci sarà un conto corrente dedicato nel quale potranno confluire le raccolte fondi destinate alle emergenze sociali e sanitarie generate dall’epidemia.
“Si tratta di un conto corrente del Comune e prima ancora della città, che sarà gestito nella massima trasparenza, in collaborazione con il Cesvol, il centro servizi per il volontariato e con la sua rete di oltre 500 associazioni” dice l’assessore al welfare del Comune di Terni, Cristiano Ceccotti.
Il conto di solidarietà ha queste coordinate bancarie:
IBAN: IT 83 R 02008 14411 000105891081
Unicredit Spa – Filiale di Terni
BIC SWIFT:
UNCRITM1538
Con una delibera approvata nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha sottoscritto un protocollo con il Cesvol Umbria che consentirà un coordinamento generale degli interventi di sostegno nella fase dell’emergenza e post emergenza in raccordo con le associazioni.
“Il protocollo d’intesa con il Cesvol – spiega l’assessore Ceccotti – ci consente di creare una sinergia, attraverso il centro servizi per il volontariato, con circa 520 organizzazioni no profit che operano sul territorio della provincia di Terni. Lo scopo è di avere sempre il polso della situazione sulle esigenze sanitarie e quelle dei cittadini, facendo rete tra realtà associative, servizi pubblici e privati, istituzioni locali (Azienda Ospedaliera, Usl ecc…) per definire la destinazione delle risorse sulla base delle necessità: povertà estrema (es. costi per offrire riparo alle persone senza fissa dimora durante il periodo dell’emergenza); sostegno degli anziani o persone in condizione di fragilità, solitudine e isolamento preventivo (consegna beni alimentari, farmaceutici e parafarmaceutici); famiglie in condizioni di disagio sociale economico anche temporaneo; emergenze sanitarie da vincolare al raggiungimento di obiettivi specifici, che verranno definiti e individuati attraverso un confronto con le Istituzioni competenti (sostegno dell’acquisto di presidi ospedalieri”.