LA RIEVOCAZIONE DELLA DONAZIONE DELLA SANTA SPINA CELEBRATA IN DIRETTA FACEBOOK

Nell’antico borgo di Montone le tradizioni non si fermano. Dalla chiesa della Collegiata, nel giorno di Pasquetta, è stata trasmessa in diretta, sulla pagina Facebook del Comune, la prima ostensione della Santa Spina.
Una celebrazione diversa dalle solite, a porte chiuse e senza pubblico per la difficile emergenza sanitaria, ma in grado di rafforzare il senso di comunità e portare speranza.
Come ricorda la storia, proprio il lunedì dell’Angelo avvenne la donazione a Montone della Spina della Corona di Cristo che Carlo Fortebraccio ricevette dalla Serenissima Repubblica di Venezia, al servizio della quale il figlio di Braccio aveva combattuto fra il 1470 ed il 1477. C’è anche una leggenda secondo la quale questa Spina sarebbe fiorita il venerdì Santo, emanando un dolcissimo profumo. Dal 1798, anno dell’incendio della chiesa di San Francesco, la Spina viene custodita dalle suore del convento di Sant’Agnese.
Grazie al social network, quest’anno la preziosa reliquia è arrivata nelle case di cittadini ed amici montonesi, che in diretta hanno potuto assistere anche alla S. Messa celebrata dal vescovo tifernate Mons. Domenico Cancian insieme al parroco don Pietro Bartolini. L’amministrazione comunale ha poi donato l’olio per la lampada votiva della Santa Spina, che arderà tutto l’anno dinanzi ad essa. Al termine Carlo Fortebraccio, rappresentato da un figurante della Pro Loco Montonese, ha letto il “proclama” della donazione alla comunità.
“L’emergenza sanitaria nella quale ci troviamo – ha detto il sindaco Mirco Rinaldi – ha portato ad un necessario distanziamento ed isolamento sociale. In questo difficile momento i mezzi di comunicazione e la rapida informazione ci stanno permettendo la salvaguardia di valori essenziali, tra cui il senso di comunità e di appartenenza. Se sapremo custodire le nostre radici storiche, nulla andrà perduto. Ricorderemo sicuramente questa pausa, ma ora abbiamo il compito di dare continuità e speranza. Montone, piccola ma coesa comunità, ha uno stretto legame con la Santa Spina e mai, dicono i documenti, questa tradizione fu interrotta: né peste né guerre impedirono la sua Ostensione. Nella Santa Spina si ritrovano perfettamente la parte civile storica e quella religiosa, con la passione e la resurrezione di Cristo. E proprio con quest’iniziativa abbiamo voluto dare un messaggio di speranza e fiducia, per superare questo frangente e ripartire ancora più forti ed uniti”.