25 NOVEMBRE – INAUGURAZIONE A CITTÀ DI CASTELLO DEL CENTRO ANTIVOLENZA, CHE SERVIRÀ 8 COMUNI. TORRE CIVICA ILLUMINATA DI ROSSO CONTRO IL FEMMINICIDIO

25 NOVEMBRE – INAUGURAZIONE A CITTÀ DI CASTELLO DEL CENTRO ANTIVOLENZA, CHE SERVIRÀ 8 COMUNI. TORRE CIVICA ILLUMINATA DI ROSSO CONTRO IL FEMMINICIDIO

24 Nov 2020

CITTÀ DI CASTELLO – Hanno scelto la statua di Medusa che tiene in mano la testa di Perseo, realizzata da Luciano Garbati ed esposta davanti al Tribunale di New York, dove il Movimento #Mee Too ha avuto grande fermento.

Sono le volontarie dell’associazione “Libera…mente Donna”, che con la Zona Sociale n. 1 hanno aperto il numero antiviolenza 353/4164699 e da mercoledì 25 novembre avranno anche una sede per il Centro antiviolenza, ubicata in Via Luca Signorelli 12, a Città di Castello.

L’inaugurazione cadrà nel giorno in cui si celebra la Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne in un anno molto particolare, dominato da un’emergenza sanitaria mondiale che catalizza l’attenzione, “con il rischio – dichiara l’assessore alle politiche sociali tifernate Luciana Bassini – che altri fenomeni da estirpare allo stesso modo del Covid passino in secondo piano”.

“Non si può ignorare – sottolinea – che gli episodi di violenza sulle donne, specialmente con la convivenza forzata a causa del lockdown e del confinamento, non solo non siano diminuiti ma abbiano assunto contorni più critici. Per questo, nel rispetto di tutte le normative anti contagio, nella mattinata di mercoledì 25 novembre inaugureremo simbolicamente la sede del Centro che servirà l’intera Zona Sociale n. 1 e cioè le donne di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna, Montone, Pietralunga, Monte Santa Maria Tiberina e Lisciano Niccone. La sera, al tramonto, illumineremo di rosso la Torre Civica e la giovane cantante Sara Peli accompagnerà questo gesto simbolico con un brano attinente al tema della promozione della cultura di genere, del rispetto delle differenze, del contrasto al pregiudizio e alle discriminazioni. Da questo punto di vista la storia di Medusa è emblematica, perché fu punita per aver subito violenza, come se in qualche modo si fosse meritata il castigo. Questa mentalità va superata e sarebbe bello se anche l’iniziativa di domani contribuisse a farlo. Voglio ringraziare le donne che hanno dato vita a Libera…mente Donna, l’associazione protagonista di questo progetto così importante e ricordare il numero 353/4164699, che è attivo 24 ore su 24 ed al quale chi è in difficoltà può rivolgersi per ricevere subito un aiuto”.