
12 Dic 2019
Sono due gli ospedali dell’Usl Umbria 1 che hanno ricevuto dalla Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) i bollini rosa per il biennio 2020-2021. Su una scala da 1 a 3, l’ospedale di Città di Castello ha ricevuto 3 bollini rosa (il punteggio massimo), mentre l’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino ha avuto 2 bollini. I bollini rosa sono il riconoscimento che la Fondazione Onda, da sempre impegnata nella promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati a prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.
L’ospedale di Città di Castello è al 4° posto in Umbria per numero di nascite (fonte dati: Programma Nazionale Esiti 2018 di Agenas) con una media di circa 600 parti nel biennio 2017-2018, di cui il 24% in analgesia e meno del 23% con taglio cesareo (un fato migliore rispetto allo standard ministeriale fissato al 25%). Oltre a ciò l’ospedale tifernate è sede di una della 4 Breast Unit regionali, con una media annuale di oltre 300 interventi chirurgici per carcinoma alla mammella, e di un ambulatorio dedicato alle problematiche post-partum del pavimento pelvico.
L’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino ha visto invece 450 parti nel 2019, con un incremento di ben 100 unità rispetto al 2018. L’aumento è dovuto anche alla mobilità attiva do donne provenienti dalla regione Marche che, dopo la chiusura del punto nascita di Fabriano, trovano nell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino un percorso nascita di elevata qualità i cui punti forti sono accoglienza, umanizzazione e professionalità.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati selezionati gli ospedali: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze ed alle caratteristiche psicofisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire
un’adeguata accoglienza e degenza della donna, tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario composto da quasi 500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, 2 in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia ed urologia. Un’apposita commissione multidisciplinare presieduta da Walter Ricciardi (Direttore Dipartimento di Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica del Policlinico Gemelli di Roma), ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura, considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza ed il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.
Rispetto al bando precedente, a livello nazionale gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 306 a 335.
A partire dal 7 gennaio 2020 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati.
“E’ un riconoscimento importante– commenta il commissario straordinario dell’Usl Umbria 1 Luca Lavazza – per la nostra Azienda e per tutti gli operatori che lavorano con impegno per offrire servizi con accoglienza ed umanizzazione dedicati alla salute della donna ”.
“Insieme ai Bollini argento dei servizi territoriali – sottolinea Manuela Pioppo, responsabile dello staff Sviluppo Qualità e Comunicazione – ci impegniamo sempre più nell’ottica del progressivo miglioramento dell’offerta assistenziale dei servizi ospedalieri dedicati alla salute della donna”.