
9 Feb 2021
PERUGIA – Come già avvenuto nella fase 2 dell’ondata pandemica, la risalita della curva dei contagi e la presenza di varianti hanno imposto di adottare una serie di misure per evitare la diffusione del virus negli ospedali e preservare il sistema sanitario: con una lettera inviata ai direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria, il commissario regionale per l’emergenza Covid Massimo D’Angelo ed il direttore alla Salute della Regione Umbria Claudio Dario hanno comunicato le disposizioni per la sospensione delle attività chirurgiche, di ricovero programmate e delle attività ambulatoriali procrastinabili, al fine del rafforzamento delle misure di prevenzione attualmente in vigore.
Fino al 21 febbraio è prevista la sospensione delle attività chirurgiche di ricovero programmate procrastinabili e dell’attività di specialistica ambulatoriale procrastinabili.
È stato inoltre richiesto di chiudere tutti gli accessi agli ospedali consentendo l’ingresso solo dall’entrata principale con sorveglianza e triage, di sospendere le visite ai degenti e limitare l’accesso dei care-giver ai solo testati con tampone molecolare negativo, di potenziare le misure di sorveglianza del personale,
sottoporre a sorveglianza tutti gli attuali degenti ed a tampone molecolare tutti i pazienti in ingresso come già avviene, da ripetere nei negativi a distanza di 48 ore mantenendo l’isolamento degli ingressi.
Nelle strutture residenziali extraospedaliere si applicano le stesse misure.
Dovranno inoltre essere sospese tutte le visite salvo autorizzazioni specifiche per i care-giver da parte dei direttori sanitari e comunque potrà essere consentito l’accesso solo a soggetti con tampone molecolare negativo, con l’indicazione di chiare indicazioni di comportamenti per la sicurezza di ospiti e personale, da tenere anche al di fuori della struttura.