
14 Mag 2020
Il 12 maggio si è celebrata la “Giornata internazionale dell’infermiere”, ricorrenza che quest’anno assume un significato particolare. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha messo infatti in luce il capitale umano che i professionisti del settore sanitario mettono in campo ogni giorno. Con abnegazione, impegno, fatica e coraggio gli infermieri, insieme ai medici, sono in prima linea nella lotta al “nemico invisibile” Questa giornata è celebrata ogni anno nel giorno della nascita di Florence Nightingale, infermiera nata il 12 maggio 1820 che è ritenuta la fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne: “L’infermieristica non è semplicemente tecnica, ma un sapere che coinvolge anima, mente e immaginazione”.
La data ufficiale fu stabilita nel 1974.
Quest’anno la ricorrenza coincideva con i 200 anni dalla nascita di Florence Nightingale e per questo nel 2019 l’Oms aveva stabilito che il 2020 sarebbe stato dichiarato l’Anno dell’infermiera e dell’ostetrica: “Queste professioni hanno un valore inestimabile per la salute delle persone di tutto il mondo – disse il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – ed il 2020 sarà dedicato ad evidenziare l’enorme contributo di infermieri ed ostetriche alla salute e per garantire l’attenzione nell’affrontare le gravi carenza di organico di queste professioni”.
Parole che oggi suonano drammaticamente vere ed attuali.
Per ricordare Florence Nightingale, dalle ore 10 di ieri la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche ha diffuso uno speciale in diretta sul proprio sito www.fnopi.it ed i canali social per compiere un virtuale tour del mondo, con contributi esclusivi dedicati ad infermieri e cittadini.
Da un inedito video animato sul rapporto che lega Florence all’Italia
all’interpretazione dei suoi più celebri aforismi; dalle testimonianze degli infermieri in prima linea nella lotta al Covid-19, agli interventi istituzionali delle autorità coinvolte dalla Federazione nelle celebrazioni che avrebbero dovuto tenersi nel capoluogo toscano, città natale di Florence, da cui ha tratto il nome.