GIORNATA PER L’ELIMINAZIONE DELLE VIOLENZA SULLE DONNE: INAUGURATO A CITTÀ DI CASTELLO IL CENTRO ANTIVIOLENZA “MEDUSA”

GIORNATA PER L’ELIMINAZIONE DELLE VIOLENZA SULLE DONNE: INAUGURATO A CITTÀ DI CASTELLO IL CENTRO ANTIVIOLENZA “MEDUSA”

26 Nov 2020

CITTÀ DI CASTELLO – Nel rispetto delle norme anticontagio ed in concomitanza con la Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, mercoledì 25 novembre a Città di Castello è stata inaugurata la sede del Centro antiviolenza “Medusa”, che servirà tutte le donne dell’Alto Tevere.

Si trova in Via Luca Signorelli 12, nel centro storico tifernate, ed al varo di questo servizio erano presenti solo gli strettissimi addetti ai lavori: l’assessore alle Pari Opportunità tifernate Luciana Bassini (in quanto Città di Castello è Comune capofila a livello di Zona Sociale n. 1 e rappresentava per l’occasione gli altri 7 Comuni, ovvero Umbertide, San Giustino, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga e Lisciano Niccone), la dirigente del Settore Giuliana Zerbato, la rappresentante del Centro delle Pari Opportunità della Regione Umbria Stefania Pieracci, Maria Luisa Favitta della Rete Umbra Antiviolenza e Veronica Baldoni in rappresentanza dell’associazione Libera…mente Donna, che gestisce il numero verde 3534164699, attivo 24 ore su 24.

 

“L’apertura di questo Centro – ha detto Luciana Bassini – è il risultato non scontato ed il frutto di un grande lavoro di squadra a cui hanno contribuito gli altri assessori della Zona Sociale n. 1, gli uffici, l’associazione Liberamente…Donna, “Farmacie comunali” che ha finanziato gli arredi ed il Centro per le Pari Opportunità. Voglio ringraziare tutti. Il Centro sarà un punto di riferimento per tutti e mentre l’andavano costruendo abbiamo sentito la vicinanza di tanti cittadini e cittadine. Il Centro è a disposizione di chi si trovi, lei e i suoi figli, in una situazione di disagio: si rivolga a noi e saremo in grado di aiutarla, cosa che in realtà stiamo già facendo. Il numero 3534164699 è infatti attivo da qualche settimana e sta già ricevendo segnalazioni dal territorio. Se da un lato questo significa che il servizio funziona, dall’altro evidenzia una criticità anche nel contesto locale. Questo Centro arriva alla fine di un percorso pluriennale costellato di simboli, dalla panchina rossa con le scuole alla targa fino al numero e quindi ad una sede fisica, primo nucleo di una casa di accoglienza, che è il nostro prossimo obiettivo”.

Veronica Baldoni (associazione Libera…mente Donna” ha spiegato: “Il nome “Medusa” è stato scelto perché questo mostro è il simbolo del ribaltamento di significati che spesso accompagna la violenza di genere. Medusa, una delle molte a cui Zeus fece violenza, fu trasformata in un’assassina anche se era solo una vittima. Dislocare le colpe è l’errore che facciamo spesso anche adesso, quando diciamo che alcune donne con i loro comportamenti istigano, provocano e “giustificano” la violenza. Ma non è così: solo la donna è la vittima e il carnefice va cercato altrove”.

Il Centro “Medusa” sarà aperto 5 giorni alla settimana a partire dal 30 novembre: l’orario verrà comunicato nei prossimi giorni.

Mercoledì sera al tramonto la Torre Civica si è inoltre illuminata di rosso per ricordare le donne vittime di violenza di genere e, in diretta Facebook,  la giovane e talentuosa interprete Sara Peli ha cantato un brano a sigillo di questa giornata di sensibilizzazione.

 

LINK VIDEO CENTRO ANTIVIOLENZA MEDUSA:

https://cloud.comune.cittadicastello.pg.it/index.php/s/wawBGX3g6eBk275

INTERVISTA: LUCIANA BASSINI, ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO