“Grazie. Avete salvato la vita a mio marito”. La lettera di ringraziamento al servizio 118 della famiglia Gradoli

“Grazie. Avete salvato la vita a mio marito”. La lettera di ringraziamento al servizio 118 della famiglia Gradoli

11 Giu 2020

TERNI – Claudio Gradoli, responsabile della Pneumologia dell’ Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, ha pagato il periodo terribile e straordinario dell’emergenza covid quasi con la stessa vita.

Colpito da infarto, è stato salvato grazie al tempestivo intervento del 118. Sua moglie, Maria Grazia Proietti, infaticabile volontaria, che per anni ha diretto le strutture di Geriatria e Lungodegenza dell’ospedale, ha scritto una lettera di ringraziamento ai vertici dell’ U.S.L. N.2 Dell’umbria e del servizio 118 Terni.

“Voglio esprimere la mia gratitudine alla dottoressa e al personale tutto del 118 in servizio la mattina, alle ore 3.50, del giorno 6 giugno, che sono intervenuti tempestivamente a Terni presso la nostra abitazione.

Rivolgo il mio più sentito ringraziamento per avere con competenza e garbo – in casa è presente un ragazzo autistico – diagnosticato immediatamente un infarto in corso ed eseguito subito tutte le procedure di soccorso ed assistenza previste.

Ciò ha permesso al paziente di telefonarmi alle 5.50, trascorse solo due ore dall’evento, dopo aver eseguito, ovviamente, coronarografia e angioplastica e risolto il problema.

Le fatidiche due ore che tutta la letteratura ci indica come buona pratica sono state pienamente rispettate.

Non conosco purtroppo i nomi di nessuna delle persone intervenute, né potrei riconoscerle, ma a loro va la mia gratitudine, quella di mio marito e dei nostri figli.

Vorrei che voi poteste dare questa testimonianza di buona, anzi ottima sanità alla nostra città e regione, certa che solo le buone pratiche potranno garantire una sanità forte, coraggiosa e pubblica.

Naturalmente il fatto che vi scriva la sottoscritta che ha lavorato per 40 anni, come ben sapete, presso l’azienda ospedaliera di Terni, e che il malato fosse Claudio Gradoli, responsabile della Pneumologia del “Santa Maria”, che purtroppo ha pagato il periodo terribile e straordinario quasi con la stessa vita, non fa che sottolineare la bontà di quanto fatto”.