IL 2021 SI APRE ALL’INSEGNA DELL’INCLUSIONE: SEMAFORO VERDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PROGETTO DI PROMOZIONE DELL’AGRICOLTURA SOCIALE DI CUI È CAPOFILA CITTÀ DI CASTELLO E CHE COINVOLGE COMUNI SPAGNOLI E PORTOGHESI

IL 2021 SI APRE ALL’INSEGNA DELL’INCLUSIONE: SEMAFORO VERDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PROGETTO DI PROMOZIONE DELL’AGRICOLTURA SOCIALE DI CUI È CAPOFILA CITTÀ DI CASTELLO E CHE COINVOLGE COMUNI SPAGNOLI E PORTOGHESI

7 Gen 2021

CITTÀ DI CASTELLO – Coltivare la terra e ricavarne una fonte di sostentamento sarà alla portata anche di persone con disabilità e fragilità socioeconomica grazie al progetto europeo PAS “Promozione dell’agricoltura sociale”, che vede Città di Castello capofila di un raggruppamento comprendente la municipalità della Ribera Alta di Valencia (Spagna) ed il Comune di Lousada (Portogallo) per l’elaborazione di linee guida finalizzate allo sviluppo di iniziative di economia sociale nel settore dell’agricoltura.

Il 2021 inizia all’insegna della fiducia nell’inclusione, perché la proposta presentata dalla Fondazione “Hallgarten-Franchetti” in collaborazione con la Cooperativa sociale “La Rondine”, su mandato dell’amministrazione comunale tifernate, è stata accettata dalla Commissione Europea e sarà finanziata attraverso il programma europeo COSME, sostenuto dalla direzione generale Piccole e Medie Imprese dell’esecutivo continentale.

“Guidare un percorso europeo finalizzato a sviluppare l’agricoltura sociale – sottolineano il vicesindaco Luca Secondi, che ha messo a disposizione della progettazione le proprie competenze agronomiche al di fuori del ruolo istituzionale, e l’assessore alle politiche sociali Luciana Bassini, che ha messo in rete le esperienze scientifiche e pratiche necessarie a presentare la proposta alla Commissione Europea – è una grande soddisfazione, perché è il riconoscimento di un’identità precisa del nostro territorio, che da anni ha sviluppato sensibilità, professionalità ed esperienze all’avanguardia con progetti finalizzati all’inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate, promuovendo in sinergia con i servizi sanitari dell’Usl Umbria 1 anche azioni mirate al miglioramento delle loro condizioni di salute”.

“Città di Castello – spiegano i due assessori –  diventerà centro europeo per lo sviluppo di start-up nel campo dell’agricoltura sociale, facendo perno sulle esperienze avviate da tempo dalle cooperative sociali “La Rondine a Maccarello” e “L’Albero di Zaccheo”, ma anche sulle conoscenze scientifiche della Fondazione “Hallgarten-Franchetti”, con l’obiettivo di elaborare un modello comune a livello continentale rivolto all’inclusione e alla piena affermazione del diritto di cittadinanza delle persone svantaggiate, con disabilità fisica o mentale, fragilità sociale ed economica. Ringraziamo i presidenti della Fondazione “Hallgarten-Franchetti” Angelo Capecci, della Cooperativa sociale “La Rondine” Luciano Veschi e della Cooperativa “La Rondine a Maccarello” Marco Romanelli per il contributo dato al progetto, mediante esperienze e competenze delle proprie strutture. Attraverso webinar e ricognizioni dirette nei rispettivi territori da programmare nei prossimi 12 mesi in base all’evoluzione dell’emergenza da Covid-19, gli operatori scientifici e sociali tifernati lavoreranno insieme ai partner spagnoli e portoghesi, mettendo a confronto idee e proposte basate sulle esperienze già sviluppate. Grazie ai progetti delle cooperative coinvolte attuati nel territorio di Città di Castello, da anni alcune decine di persone con disabilità fisica e disagio mentale lavorano la terra e ricavano un reddito dalla propria attività, con importanti benefici per salute personale, integrazione e socialità all’interno delle rispettive comunità”.