
15 Mag 2020
CITTÀ DI CASTELLO – Dichiarazione del sindaco Luciano Bacchetta del 14 maggio: “Non ci sono nuovi casi di positività, per cui il trend è lo stesso dei giorni scorsi. Non ci sono però nemmeno novità relative all’uscita dalla malattia per i 17 casi di positività ancora esistenti, per cui l’auspicio è che queste possano arrivare piuttosto presto, perché la diminuzione del trend delle persone positive è molto importante anche in vista di un contesto diverso nel quale ci muoveremo”.
Il sindaco ha iniziato così la comunicazione quotidiana sulla fase 2 dell’emergenza da Coronavirus, rimarcando che “dal 18 maggio inizierà la cosiddetta fase 3, nella quale saranno molte riaperture a cominciare da bar e ristoranti. Non è ancora certa la data di riapertura dei centri estetici, che oggi pare quella del 25 maggio: l’auspicio è quindi che si sappia quanto prima anche la data di ritorno di queste attività che sono molto importanti e danno lavoro a tante persone che hanno vissuto tre mesi di drammatica interruzione di lavoro e perdita di fatturato. Credo sia doveroso da parte delle istituzioni dare certezze: il mio auspicio è che possano riaprire prima possibile, in coincidenza con bar e ristoranti, ma lo sapremo in queste ore”.
Il sindaco Bacchetta ha poi fornito due comunicazioni collegate alla “necessità di rilanciare il terziario, che è molto importante anche per la nostra città, a cominciare dal turismo”.
“La mostra per il cinquecentenario della morte di Raffaello, molto importante per la nostra città e vetrina significativa per il territorio, che si sarebbe dovuta svolgere dal 1° ottobre a fine gennaio 2021 non si svolgerà in quel periodo per chiari motivi organizzativi, ma con il comitato organizzatore è stato deciso di non annullare un’esposizione che deve essere fatta, perché è un appuntamento clou, significativo e di grande valore per l’immagine di Città di Castello. La mostra si svolgerà pertanto nel marzo prossimo, per cui è stata confermata posticipandone la data: una buona notizia, che diamo con la speranza che la stessa sia all’altezza di tutte le aspettative che abbiamo riposto in quest’importante evento culturale”.
Il primo cittadino ha poi dato un altro annuncio: “A giugno prossimo riaprirà il camping di Città di Castello, completamente rinnovato e riorganizzato con un grande lavoro: un bel segnale anche per i tifernati, che storicamente sono molto legati al camping della Montesca. C’è una nuova gestione, che ha compiuto un grande lavoro di restyling che ho avuto modo di vedere anche io e il risultato è molto soddisfacente. Sarà anche quello un bel segnale di rilancio e di ripartenza per il nostro territorio di cui le persone hanno bisogno, perché l’economia deve riprendere, le burocrazie devono essere eliminate il più possibile e noi, per quello che ci compete, cercheremo di farlo compatibilmente con le misure prudenziali che dobbiamo tuttora mantenere”.
In conclusione il sindaco ha rivolto un appello ai tifernati: “Mi vengono segnalati molti momenti di allentamento delle misure precauzionali, molta gente in giro senza mascherine, qualche assembramento. In altre città umbre i sindaci sono tornati a chiudere i parchi per timori di assembramenti, ma io questo non lo voglio fare, non mi piace farlo, perché credo molto nel senso di autoresponsabilità e autodisciplina, però faccio un caldo invito a mantenere tutte le forme di distanziamento tuttora vigenti. Per quanto riguarda le mascherine non c’è l’obbligatorietà stringente delle scorse settimane, ma c’è comunque l’obbligo di tenerle quando si è a contato con gli altri, per cui cerchiamo di attenerci alle disposizioni. C’è la voglia di tornare alla normalità pre-Covid 19 ma non è ancora il momento: se il contagio ripartisse sarebbe a serio rischio non solo la qualità della nostra vita quotidiana che faticosamente sta tornando, ma sarebbe a serio rischio anche la nostra economia, perché chiuderebbero di nuovo le aziende, non ripartirebbero le attività commerciali, torneremmo punto e a capo e dopo tre mesi di lockdown drammatico, anche dal punto di vista economico, credo che un ulteriore stop sarebbe letale per il futuro della nostra società. Cerchiamo ancora di essere prudenti, perché il Covid 19 purtroppo è ancora fra noi”.