NUOVO COMPLESSO PENITENZIARIO DI PERUGIA, PROGETTO “ARGO: PERCORSI FORMATIVI PER IL REINSERIMENTO DEI DETENUTI”

NUOVO COMPLESSO PENITENZIARIO DI PERUGIA, PROGETTO “ARGO: PERCORSI FORMATIVI PER IL REINSERIMENTO DEI DETENUTI”

18 Lug 2020

PERUGIA – Ricominciate le attività formative all’interno del Nuovo Complesso Penitenziario perugino, ripartito il progetto “Argo: percorsi formativi per il reinserimento dei detenuti”. Ne dà l’annuncio Luca Verdolini, Frontiera Lavoro, coordinatore del progetto.

 

Periodo coronavirus, le mascherine al volto, i guanti, il distanziamento. Regole nuove, ma stesso entusiasmo. Si torna in aula all’interno del Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia, dopo ben 116 giorni. Di nuovo attivo il progetto “Argo: percorsi formativi per il reinserimento dei detenuti”, finanziato dalla Regione Umbria tramite Fondo Sociale Europeo. L’iniziativa è gestita dall’ATI Associazione Temporanea di Imprese, composta da Frontiera Lavoro, Cesar e Cnos Fap, con 15 detenuti della sezione maschile inseriti nel corso per “Addetto alla cucina”, il primo a ripartire dopo la sosta lo scorso marzo per l’emergenza pandemica. A seguire gli altri percorsi formativi per “Impiantista elettricista”, “Addetto ai servizi di pulizia” e “Addetto alle colture vegetali ed arboree”, in tutto 57 i partecipanti.

 

“Per noi la formazione professionale e il lavoro sono strumenti di riscatto. Quello che solitamente è un periodo di abbrutimento, per noi è l’inizio di una nuova vita” – dichiara Marco, uno degli allievi dei corsi del progetto “Argo: percorsi formativi per il reinserimento dei detenuti”. Quest’anno la cena di gala “Golose Evasioni” si terrà all’aperto, per rispettare le prescrizioni volte a contenere la diffusione del coronavirus. Si tratta di un’occasione imperdibile per saggiare le competenze acquisite dagli allievi, supportati dai loro docenti chef, i “Moschettieri del Gusto” Catia Ciofo, Antonella Pagoni, Paolo Staiano e Ada Stifani. “E’ una vera gioia riprendere le nostre lezioni in carcere. Una boccata di ossigeno per i nostri allievi reclusi, che nell’impegno quotidiano possono ricostruirsi un futuro. Un’occasione per noi docenti, pronti a trasformare il carcere da luogo di chiusura a luogo di confronto: ascoltare gli altri, vederli, avere attenzione alle loro vite come forse non hanno mai avuto prima, per favorire anche la crescita personale degli allievi” – afferma la chef Catia Ciofo.

 

Le diverse attività del progetto “Argo: percorsi formativi per il reinserimento dei detenuti” saranno condotte dal personale di Frontiera Lavoro, che negli anni ha consentito l’inserimento al lavoro di ben 107 detenuti. Luca Verdolini sostiene che “la rieducazione dei detenuti è efficiente sia per loro che per la società. La formazione professionale è la forma più adeguata per perseguirla. L’esperienza formativa, infatti, aumenta il grado di stima dei detenuti consentendo una riscoperta della loro dignità. Inoltre, favorisce una rinnovata socialità e migliora i comportamenti individuali e le abitudini sociali”. Il progetto è quindi un’occasione unica per gli allievi detenuti: regole, responsabilizzazione. Gaetano, allievo, riconosce di restare “meravigliato, davanti ai piatti che riesco a realizzare. La bellezza aiuta a vivere, ridà speranza. E’ vero per tutti, perché non dovrebbe esserlo anche per noi?”.

 

Per saperne di più:         progetto “Argo: percorsi formativi per il reinserimento dei detenuti”.     Frontiera Lavoro soc. coop. sociale – Via Cortonese n. 82/C – 06127 Perugia – Tel. 0755002458  – indirizzo email  frontieralavoro@frontieralavoro.it  – coordinatore del progetto Luca Verdolini tel. 3207681398 .

Michele Baldoni