
25 Ago 2022
CITTÀ DI CASTELLO – Un anno importante per la Fondazione Palazzo Albizzini -Collezione Burri, che in soli 5 mesi conta l’ingresso nelle due sedi museali di oltre 20.000 persone.
Sono state per la precisione 20.461 le persone che dal 12 marzo (anniversario di nascita del maestro tifernate Alberto Burri e giorno della riapertura della sede museale degli Ex Seccatoi del Tabacco dopo gli importanti lavori di ammodernamento) hanno visitato i musei di Città di Castello. Più nello specifico, 17.961 sono stati i visitatori delle due sedi, di cui 2.250 solo nella settimana di Ferragosto. Turisti per lo più italiani che da Nord a Sud hanno scelto di far tappa nella città di Burri per visitare le due sedi espositive a lui dedicate, ma anche numerosi gruppi provenienti dalla Francia, dall’Olanda, dalla Germania e dall’Inghilterra.
Ma i numeri non finiscono qui: oltre 2.500 sono stati i biglietti strappati per gruppi (per lo più di scuole di ogni ordine e grado), docenti, personale specializzato e disabili che hanno raggiunto la sede degli Ex Seccatoi del Tabacco per visitare esclusivamente la mostra “La Luce del Nero”, concepita con criteri di inclusività ed inaugurata lo scorso 14 aprile.
Oltre a ripercorrere l’iter artistico di Alberto Burri attraverso le opere esposte nella sale del quattrocentesco Palazzo Albizzini e nei rinnovati spazi degli Ex Seccatoi del Tabacco, i visitatori hanno infatti avuto anche l’occasione di ammirare la mostra “La Luce del Nero” realizzata nell’ambito del programma Europa Creativa con il progetto “Beam Up” (Blind Engagement in Accessible Museum Project), che affronta in chiave internazionale e inclusiva il tema dell’accessibilità dell’arte contemporanea per il pubblico con disabilità visiva.
“Una mostra tutta da toccare!”: così la definiscono gli stessi visitatori.
Curata dal presidente della Fondazione Palazzo Albizzini – Collezione Burri prof. Bruno Corà, la mostra offre la possibilità, estremamente rara, di interagire direttamente con le opere che si osservano, quelle dei grandi artisti del ‘900 che hanno affrontato lo studio del “colore non colore”, il nero: insieme a Burri hanno realizzato opere elaborate con il nero anche artisti documentati in mostra come Agnetti, Bassiri, Bendini, Castellani, Fontana, Hartung, Kounellis, Lo Savio, Morris, Nevelson, Nunzio, Parmiggiani, Schifano, Soulages e Tàpies.
L’elemento aggiuntivo che si trova in questa mostra è la possibilità di toccare le opere, riprodotte fedelmente in scala, poste a fianco delle originali.
Nadia Bredice e Deborah Trementozzi (entrambe non vedenti), che hanno collaborato alla realizzazione della mostra in collaborazione con la Fondazione Burri ed Atlante Servizi Culturali, hanno guidato circa 160 visitatori, vedenti e non, in un percorso emozionante ed unico.
Tanto l’entusiasmo attorno a quest’iniziativa artistica, oltre alle numerose richieste, che è stato deciso di prorogare i tempi di esposizione: la mostra sarà pertanto visitabile fino al 13 novembre.
Una continua rinascita, dunque, per l’arte di Burri che vede uscire dalle sedi museali persone innamorate della sua arte, della sua storia e di quella dell’arte contemporanea.
Le sedi espositive di Palazzo Albizzini e degli Ex Seccatoi del Tabacco sono aperte dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30, il sabato, la domenica e nei festivi con orario continuato dalle 10 alle 18.
Per prenotare la propria visita o le visite guidate occorre contattare il servizio biglietteria, attivo dal martedì alla domenica negli orari di apertura delle Collezioni al numero 075/8554649 o tramite email all’indirizzo museo@fondazioneburri.org