
11 Feb 2020
PERUGIA – Il tema è di notevole importanza, per questo il Cesvol Umbria organizza un incontro dedicato. L’evento è intitolato “Per la tutela delle persone non autosufficienti: verso un’alleanza in Umbria” e si terrà martedì 18 febbraio 2020 alle ore 16:00, presso la sede regionale in via Campo di Marte n. 9, Perugia. L’obiettivo di Cesvol e associazione Umana è arrivare a un’alleanza tra organizzazioni che si occupino di garantire i diritti fondamentali di queste persone.
E’ l’associazione Umana ad aver richiesto l’organizzazione di un dibattito inerente le persone non autosufficienti. Si tratta “di soggetti affetti da malattie croniche e/o con disabilità, quindi totalmente dipendenti dall’aiuto degli altri. Ci riferiamo soprattutto ad anziani con forme di demenza o con poli-patologie, ma anche a giovani e adulti che necessitano ogni giorno di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie 24 ore su 24. In base alla legge n. 833/978 il Servizio Sanitario Nazionale è obbligato a
garantire a questi cittadini, oltre a prestazioni sanitarie previste per tutti i malati acuti e
cronici, anche prestazioni aggiuntive: presso il domicilio, nei centri diurni e in idonee
residenze socio-sanitarie (Livelli Essenziali di Assistenza L.E.A.). Ogni Regione, sentenzia la Corte Costituzionale, è tenuta a stanziare le risorse necessarie alla concreta attuazione delle prestazioni, a prescindere dal principio dell’equilibrio di bilancio. Tuttavia la Regione Umbria ha stabilito dei limiti che comportano la negazione, o il ritardo nel tempo, del concreto godimento di questo diritto previsto dalla legge nazionale” – spiega Elena Brugnone, presidente associazione Umana.
E’ un dato di fatto, ad esempio, “che per il ricovero convenzionato nelle residenze socio-sanitarie
dell’Umbria le ASL hanno inserito in liste di attesa oltre 660 anziani malati cronici non
autosufficienti. Sono dunque stati messi dei limiti ai posti accreditati convenzionati, nonché limiti delle risorse a disposizione dell’Azienda USL 5”. Un atto che può scatenare conseguenze tragiche, aggiunge la presidente associazione Umana, a causa “della mancanza di tutela sanitaria per i malati direttamente interessati. Le conseguenze ricadono inoltre sui familiari coinvolti, soprattutto donne, che si accollano oneri e responsabilità di competenza del Servizio Sanitario Nazionale. La conoscenza delle norme di legge e l’impegno civile a farle valere sono due condizioni che aiutano a risolvere gravi problemi nelle situazioni di immediata necessità, nonché a realizzare una sanità pubblica adeguata ai bisogni di salute dei non autosufficienti. Chiediamo il riconoscimento delle loro essenziali esigenze quotidiane di cura, al fine di garantire adeguate condizioni di vita. Inoltre un Servizio Sanitario Nazionale che funzioni al meglio è rivolto all’interesse di tutti i cittadini”.
Per motivi organizzativi, chiediamo cortesemente di comunicare a volontariato@cesvolumbria.org la propria partecipazione all’incontro “Per la tutela delle persone non autosufficienti: verso un’alleanza in Umbria” entro venerdì 14 febbraio 2020.
Michele Baldoni – comunicazione Cesvol Umbria