
27 Gen 2020
Un percorso iniziato quattro anni fa, che sta regalando nuova vita alla cultura e all’arte di Frascaro. Domenica 2 febbraio 2020 è in programma la presentazione pubblica del restauro del crocifisso della chiesa di S. Antonio Abate. L’evento si svolgerà presso il centro Comunità Madonna delle Grazie alla presenza della restauratrice Emanuela D’Abbraccio. Una mattinata fondamentale per il rilancio artistico della storica frazione di Norcia.
E’ l’associazione Per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia ad aver promosso il restauro artistico del crocefisso, scultura lignea policroma del XVI sec. . Il recupero delle opere d’arte e sculture locali è iniziato pochi anni fa, direttamente dalle macerie della chiesa di S. Antonio Abate di Frascaro di Norcia. Crocifisso e altre opere sono state trasportate presso il Deposito di Santo Chiodo di Spoleto. Ai tempi dei due terremoti del 2016, l’Opd locale all’interno del Deposito eseguì un primo intervento di restauro, autorizzato dalla soprintendenza dei beni culturali. E’ grazie all’Opd che il crocifisso della chiesa di S. Antonio Abate poté essere utilizzato per la processione del paese, il 16 agosto 2017, festa del Santo patrono San Rocco.
E’ stato fondamentale il secondo restauro, vero e proprio, del crocifisso. L’associazione Per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia ringrazia la donazione eseguita dal ‘Distretto Leo 108L’, di Roma. Qui è iniziato il lavoro della restauratrice Emanuela D’Abbraccio il restauro completo dell’opera. Si è così potuti arrivare alla presentazione dell’opera artistica, ormai rinnovata, in programma domenica 2 Febbraio 2020 presso il centro Comunità di Madonna delle Grazie. Un percorso dunque faticoso, a causa dei violenti terremoti del 2016 nel territorio della Valnerina che hanno danneggiato la locale chiesa di S. Antonio Abate. Ma oggi quest’opera artistica, questo simbolo religioso può nuovamente essere ammirato da cittadini e appassionati.
La nascita dell’associazione “Per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia”
Frascaro è una piccola frazione distante 7km da Norcia, di 60 abitanti circa. Luogo tipico della Valnerina, territorio ideale per lunghe passeggiate immerse nel verde, un luogo di pace. Una pace che sembra finire il 24 Agosto 2016 alle 3:36 della notte, quando gli abitanti vengono svegliati da un primo, forte terremoto. Escono dalle proprie case visibilmente provati. Pessima situazione: parziale crollo della facciata della preziosa chiesa del paese, piena di statue e tele del XVI secolo. Cosa è rimasto della chiesa gotica di S. Antonio Abate, una delle più antiche e più belle della Valnerina? Non finisce qui: il 30 Ottobre 2016 alle 7:40 un forte terremoto di magnitudo 6,5 rovina totalmente la chiesa così com’era, distruggendo quasi l’intero paese. Così il 5 dicembre 2016 nasce l’associazione “Per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia”, pagina Fb ‘per il sentiero del silenzio da Frascaro a Norcia’, sito web http://frascarodinorcia-noprofit.webnode.it. L’associazione, in collaborazione con enti pubblici e privati, organizza escursioni, manifestazioni sportive, mostre, incontri, convegni e punta al recupero del patrimonio artistico e al recupero sociale di Frascaro. Angela Rita Cataldi, responsabile dell’associazione, elenca quanto già realizzato da dicembre 2016 a oggi. “Abbiamo avviato il costante recupero delle opere d’arte rimaste sotto le macerie. Non solo: organizziamo concerti gospel che coinvolgono la Norcia e la Valnerina, realizziamo giornate di trekking lungo il territorio, mettiamo in piedi eventi concernenti il recupero delle sculture e delle opere d’arte, collaboriamo con associazioni di volontariato e beneficenza internazionali”. Dunque un’associazione dotata da grande spirito costruttivo: grazie al Cesvol editore dell’opera pubblichiamo il libro a cura di Monica Paggetta Frascaro di Norcia – Storia, arte, miti e leggende. Angela Rita Cataldi ed i compaesani tengono molto, infine, “alla ricostruzione di Frascaro che purtroppo non prende piede. Il nostro obiettivo: ridare al territorio un volto nuovo, come e meglio di prima”.
Michele Baldoni – comunicazione Cesvol Umbria