
1 Set 2022
PERUGIA – Fino al 9 settembre è ancora possibile per gli ETS umbri presentare la propria manifestazione di interesse.
In occasione dell’Anno Europeo dei Giovani, il Cesvol Umbria ha deciso di accreditarsi come Ente Titolare di una rete di soggetti del Terzo Settore umbri per ospitare i giovani che intendono svolgere il servizio civile. Tra le novità più importanti Il decreto legislativo n. 40 del 2017 che istituisce il Servizio Civile Universale (SCU) c’è quella dell’accreditamento all’albo degli Enti. L’accreditamento di un soggetto prevede almeno 30 sedi di attuazione.
L’accreditamento è quindi condizione essenziale per la presentazione dei progetti. Pertanto, al momento della pubblicazione dell’uscita del bando per la progettazione, potranno rispondere solamente gli enti accreditati.
Il CESVOL Umbria sta avviando la procedura per richiedere l’iscrizione all’Albo SCU quale Ente Titolare di accreditamento e intende presentare la candidatura nella prossima finestra.
Se la vostra Organizzazione o Associazione vuol diventare Ente di Accoglienza (e quindi sede di attuazione) di Servizio Civile con il CESVOL Umbria lo può fare attraverso la sottoscrizione di un accordo.
L’Ente di accoglienza è un ente di servizio civile universale che ha sede legale in Italia o all’estero, iscritto all’Albo SCU in forma associata ad un Ente Titolare. Cura l’impiego degli operatori volontari presso le proprie sedi di attuazione dei progetti.
Quali sono i requisiti e caratteristiche degli Enti di Accoglienza per il Servizio Civile Universale?
Ai fini dell’iscrizione all’albo, gli enti e le organizzazioni privati sono tenuti a dimostrare il possesso dei sotto indicati requisiti previsti dall’art. 3 della L. n. 64 del 2001 e dall’art. 11, commi 2, 3 e 4, del d. lgs. n. 40 del 2017:
assenza scopo di lucro;
capacità organizzativa e possibilità d’impiego in rapporto al servizio civile universale;
corrispondenza tra i propri fini istituzionali e le finalità di cui all’art.1 della legge n. 64/2001 e all’art. 2 del d. lgs. n. 40 del 2017;
svolgimento di una attività continuativa da almeno tre anni nei settori di intervento scelti in fase di iscrizione all’albo, fra quelli elencati all’ 3 del citato d. lgs. n. 40 del 2017:
I settori di intervento nei quali si realizzano le finalità del servizio civile universale […] sono i seguenti: a) assistenza; b) protezione civile; c) patrimonio ambientale e riqualificazione urbana; d) patrimonio storico, artistico e culturale; e) educazione e promozione culturale e dello sport; f) agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità; g) promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
La capacità organizzativa e possibilità di impiego degli enti in rapporto al servizio civile universale è valutata con riferimento alla “sede di attuazione di progetto” – definita all’art. 1, lett. f), del d. lgs. n. 40 del 2017 quale: “articolazione organizzativa dell’ente di servizio civile universale nella quale si svolgono le attività previste nel progetto” – nonché in relazione alla dotazione di adeguate risorse umane (formatori ed Operatore locale di progetto).
La sede di attuazione di progetto: Gli enti di accoglienza devono disporre di almeno una sede, contraddistinta con il codice fiscale dell’ente che ne dispone, sulla base di un titolo giuridico di proprietà, locazione, comodato d’uso gratuito ecc. Alla sede di attuazione di progetto corrisponde una sola sede fisica, facente capo ad un unico ente ed individuata mediante: denominazione, via/piazza, numero civico, palazzina, scala, piano, interno, c.a.p. e comune di ubicazione.
La sede di attuazione dei progetti è la sede operativa di svolgimento abituale delle attività proprie dell’ente di servizio civile universale, ovvero di organizzazione e coordinamento delle attività, dove vengono impiegati, in specifici progetti di servizio civile, gli operatori volontari.
Ogni sede di attuazione deve rispettare i requisiti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al d. lgs. n. 81 del 2008, e successive modificazioni e integrazioni.
Se siete interessati a conoscere le modalità e le caratteristiche dell’accordo che andremo a sottoscrivere con gli Enti interessati vi invitiamo a contattarci inviando una email all’indirizzo regionale@cesvolumbria.org con oggetto: SCU – INFORMAZIONI (inserendo i riferimenti per essere ricontattati).