TUTELA VITTIME, PARI OPPORTUNITA’, VIOLENZA DI GENERE: UN 8 MARZO DI RACCOLTA FONDI A CENA INSIEME

TUTELA VITTIME, PARI OPPORTUNITA’, VIOLENZA DI GENERE: UN 8 MARZO DI RACCOLTA FONDI A CENA INSIEME

27 Feb 2020

L’associazione Progetto Donna organizza una cena all’insegna della cultura della parità. L’evento è in programma domenica 8 marzo, ore 20:00, presso l’Hotel Giò e rientra nel progetto Art & Cooking. Attraverso il progetto l’associazione raccoglie fondi a favore del proprio punto d’ascolto, “per renderlo più strutturato e innovativo. Alla serata parteciperanno uomini, donne e persone di ogni cultura e provenienza” – afferma la presidente Tiziana Casale. Serata organizzata in collaborazione con Identità Terra, Tour Operator, Eventi s.r.l.s., associazione Amicizia Italia Romania, associazione Via de Poeti. Per informazioni ed iscrizioni: 388 1755007, www.identitaterra.it .

Dalla cena dell’8 marzo parte la volontà dell’associazione Progetto Donna di “creare un sistema operativo e innovativo di prevenzione delle vittime, ispirato a modelli internazionali. Il centro Nck dell’Università di Uppsala, Svezia, è un punto internazionale contro la violenza dell’uomo sulla donna esistente dal 1994, dotato di operatori altamente formati che applicano misure giuridiche e sanitarie. Abbiamo intenzione di recarci presso l’ Nck in tre occasioni, per un totale di 15 giorni utili ad acquisire documentazione da sottoporre alle istituzioni umbre coinvolte in pari opportunità e violenza di genere. Parteciperanno 150 studenti di tre poli scolastici umbri, tra aprile e giugno 2020. I ragazzi svolgeranno attività di formazione e informazione in tema di violenza presso un Paese all’avanguardia sotto tali aspetti. Intendiamo anche rinnovare il nostro punto d’ascolto, e proporre modifiche alla legge regionale. Secondo noi è possibile conferire sviluppo economico e culturale all’Umbria, sulla tematica della violenza di genere, favorendo scambi culturali tra la nostra regione e la Svezia. Sarebbe così possibile sviluppare le pari opportunità, nonché promuovere la conoscenza del territorio umbro attraverso tale scambio internazionale. Stiamo programmando un convegno con l’Università di Perugia per giugno 2020”.

L’associazione Progetto Donna lavora in collaborazione con Identità Terra, di cui Casale è co-fondatrice. Nell’associazione opera un pool di professionisti in difesa dei diritti delle vittime di violenza. Progetto Donna è nata nel novembre 2015 col patrocinio di Comune, Provincia e Regione Umbria. “Principalmente puntiamo a tutelare le donne, a volte inconsapevoli dei loro stessi diritti. Sensibilizziamo gli individui alla cultura della parità, l’associazione si rivolge anche agli uomini. Sono, però, più spesso le donne ad essere ingabbiate dentro una spirale di negazione della propria dignità. La responsabilità deriva dal retaggio culturale non votato all’educazione alla parità. La donna è vittima fin quando si comporta tale, inconsciamente, a causa del contesto sociale. Quando invece si viene a conoscenza dei propri diritti e si viene aiutati con strumenti adeguati a credere nelle proprie capacità, allora si torna a vivere. È un cammino difficile: a volte la violenza crea una prigionia assoluta, devastante. Il cambiamento parte però da noi stessi, aiutandosi con strumenti adeguati”. Alla cultura della parità contribuiscono eventi di formazione e informazione, incentrati sulla conoscenza dei meccanismi psicologici alla base dei propri problemi, sulla consapevolezza dei propri diritti. Riappropriarsi della dignità di individuo permette di decidere, quindi si ritorna liberi.

Noi offriamo una possibilità di cambiamento. Non intendiamo dare consolazione ma tutela alle vittime, in modo da far prendere coscienza specie alle donne che hanno una propria autonomia, indipendenza. Cerchiamo di aiutarle ad affrontare situazioni di criticità legate ai cambiamenti: malattie, crisi coniugali, maternità o violenze in ogni forma” – spiega da Progetto Donna l’avvocato Fioretti. L’associazione ha una linea telefonica, la pagina facebook.com/associazioneprogettodonna ed il sito web per accogliere le richieste. Mette a disposizione delle vittime vari specialisti: tre psicologi, uno psichiatra una nutrizionista e due avvocati, tutti gratuitamente. “All’inizio è infatti fondamentale dare ascolto, accoglienza per poi offrire informazione e formazione.

Michele Baldoni – comunicazione Cesvol Umbria