
10 Nov 2022
UMBERTIDE – Gli angeli custodi a volte si manifestano con le sembianze di donne e uomini che con i loro gesti eroici riescono nel giro di pochi istanti a salvare la vita delle persone che gli stanno intorno.
Nei giorni scorsi Linda Antonini e Carlo Ciarapica sono stati ricevuti in comune ed è stata consegnato loro un riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale per aver soccorso in maniera repentina due persone che erano state colte da arresto cardiaco.
Era il tardo pomeriggio del 5 settembre quando Linda Antonini, grazie alla sua prontezza e preparazione, salvò un pensionato colto da arresto cardiaco mentre stava transitando in Via Stella, in pieno centro storico, praticandogli il massaggio cardiaco per alcuni minuti e facendolo trovare in vita all’arrivo dell’ambulanza.
La sera del 18 ottobre Carlo Ciarapica (allenatore della prima squadra della Tiberis e di professione infermiere), grazie all’uso repentino del defibrillatore in dotazione allo stadio “Morandi” ha salvato il suo viceallenatore che aveva accusato un arresto cardiaco.
Per questi gesti, alla presenza del sindaco Luca Carizia, del vicesindaco e responsabile del progetto “Umbertide Cardioprotetta” Annalisa Mierla, del presidente del Consiglio comunale Marco Floridi e del maresciallo della Polizia locale Romina Cerbella, sono stati consegnati due encomi a Linda Antonini e Carlo Ciarapica per essere “un fulgido esempio di generosità e solidarietà umana, per lo straordinario atto profuso con instancabile coraggio ed impegno nell’assistenza sanitaria nei confronti di due cittadini in pericolo di vita”.
“Abbiamo voluto rendere pubblicamente omaggio a Linda Antonini e Carlo Ciarapica – afferma il sindaco Luca Carizia – perché con la loro azione hanno salvato due vite. Persone come loro rappresentano un orgoglio per la nostra comunità e i loro gesti sono un vero e proprio inno all’altruismo, al dare il tutto per tutto per fare in modo che un cuore possa continuare a battere”.
“Diffondere il verbo su quanto avvenuto – dichiara il vicesindaco Annalisa Mierla – è fondamentale per abbattere il tabù del mutuo soccorso. Avvenimenti come questi ci danno la forza di continuare nella direzione di una continua e penetrante sensibilizzazione nei confronti della nostra popolazione. Situazioni identiche accadute 10 o 15 anni fa avrebbero avuto esiti funesti. La differenza l’ha fatta il diffondere la cultura del primo soccorso tra tutte le generazioni, un elemento fondamentale che ha reso ancora più coscienti e preparati i cittadini di ogni età. In questa direzione stiamo andando ed occasioni come queste ci infondono la forza per farlo”.