VACCINAZIONI – COMUNICATO DELL’AIPD – SEZIONE DI PERUGIA

VACCINAZIONI – COMUNICATO DELL’AIPD – SEZIONE DI PERUGIA

18 Feb 2021

PERUGIA – Divulghiamo integralmente il comunicato inviatoci dall’AIPD – Sezione di Perugia

 

L‘Associazione Italiana Persone Down Ets – Sezione di Perugia Onlus è formata da genitori, familiari, tutori ed amici di persone con Sindrome di Down.

Nasce nella nostra provincia di Perugia come sezione dell’Associazione Italiana Persone Down nazionale con sede in Roma, nel 1985.

È impegnata a portare avanti numerose attività ed iniziative che coinvolgono Enti, Istituzioni, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e di Città di Castello, aziende, ristorazione e alcune realtà del volontariato.

Per necessità logistiche si sono formati due gruppi autonomi che operano con le finalità statutarie dell’AIPD Ets Perugia:

Gruppo Flaminia – attivo nella zona di Foligno e Spoleto.

Gruppo Stefano Bianconi – attivo dal 2002, opera nei comuni di Città di Castello, San Giustino ed Umbertide.

I progetti più rilevanti sono quelli legati al raggiungimento di una vera autonomia personale e sociale, sia per persone adulte, sia per adolescenti.

A Città di Castello sono resi possibili grazie alla collaborazione con il Comune di Città di Castello, che ci ha dato un appartamento in comodato d’uso gratuito dove le persone Down frequentano un laboratorio abitativo propedeutico ad una futura vita indipendente. Vivono in appartamento guidati da operatori formati appositamente al nazionale di Roma e da volontari della zona che si sono avvicinati spontaneamente alle nostre attività.

Oltre a ciò anche 3 adolescenti di Città di Castello frequentano il progetto con obiettivi legati all’età. Questi progetti sono coordinati da un medico psicologo.

Un altro progetto importante è il “Tutti per uno, uno per Tutti”, che vede alcune persone Down inserite in alcune scuole della Provincia come volontarie, in appoggio ai collaboratori scolastici ed al personale delle mense.

Alcuni frequentano il teatro nella nostra compagnia teatrale formata esclusivamente da persone Down “Elisa di Rivombrosa – Un mondo possibile per tutti” con sede a Perugia, altri ragazzi frequentano un laboratorio teatrale in Città di Castello con alcuni volontari della città.

Non per ultimo il progetto “Ceralacca” che da alcuni anni ha permesso una collaborazione attiva con l’Università di Perugia formando 8 persone Down all’interno della biblioteca umanistica di Piazza Morlacchi. Attualmente alcune di loro lavorano nella biblioteca OASIS di Perugia.

L’Associazione Italiana Persone Down quindi, attraverso la collaborazione attiva nei territori, segue la crescita delle persone Down fin dalla nascita supportando le famiglie, aiutandole nel percorso scolastico attraverso un nostro referente per la disabilità, promuovendo percorsi abilitativi inerenti all’età, ed è molto attenta nel far rispettare i diritti anche attraverso la sensibilizzazione della popolazione.

Le persone Down a differenza di qualche anno fa, grazie anche al lavoro delle famiglie e alla sensibilità di istituzioni e collettività (in primis l’amministrazione

comunale di Città di Castello), oggi vanno a scuola, lavorano, vivono una vita sociale attiva, fanno sport, si innamorano.

 

Questo momento drammatico che stiamo vivendo è per tutti deleterio ma per le PERSONE DISABILI in generale lo è ancora di più.

Fino ad oggi si è scelto un approccio legato alla patologia, privilegiando le più a rischio, mentre è invece necessario considerare la disabilità anche nella sua accezione sociale e non solo sanitaria. In questa logica vanno vaccinate tutte le persone con disabilità, perchè la disabilità comporta già limitazioni alla socialità, alle relazioni, alla vita … ed in questi mesi con tutte le limitazioni imposte dal rischio contagio, la situazione per tutte le persone con disabilità è diventata drammatica. Vaccinare non ha solo il valore di proteggere la vita, ma soprattutto di “liberare” le persone con disabilità e restituirle alle relazioni.

L’emergenza è dettata anche dal fatto che in questi ultimissimi giorni si vede un aumento di contagi tra i giovani, forse a causa della famosa variante inglese.

Pensando alle persone con disabilità potrebbero esplodere, a breve, enormi problemi nei centri diurni, frequentati da circa l’80% di disabili, con le famiglie che si ritrovano ancora un enorme carico da gestire, qualora aumenti la catena dei contagi.

Non chiediamo privilegi, ma queste incertezze non ci lasciano tranquilli.

Chiediamo di vaccinare i nostri figli, non ci bastano le promesse di chi ogni giorno dice che arriveranno vaccini per disabili, abbiamo bisogno di fatti e di certezze per ridare alle PERSONE DISABILI la loro vita.

 

Il presidente

Ferdinando Valloni