
21 Ott 2020
Settembre 2020, sono state ben 230 le persone dirette dal Libano a Cipro via mare. Viaggi disperati, di persone in situazioni drammatiche. Tutti respinti. E’ Save The Children a schierarsi a supporto delle famiglie più vulnerabili, chiedendo protezione per i minori in arrivo, specie in periodo Covid, in linea con il diritto internazionale.
Crisi economica nel Paese mediorientale, aumento dei casi di Covid. Di conseguenza, centinaia i migranti partiti dal Libano. Viaggi disperati in barca, attraverso il Mediterraneo per raggiungere Cipro. A settembre 2020 un aumento significativo delle traversate: ben 230 persone. Save the Children da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio, per garantire loro un futuro dignitoso. Tra luglio e settembre 21 tentativi di traversata marittima dal Libano, un aumento significativo rispetto ai 17 dell’intero 2019. Nel 2020 queste traversate pericolose hanno avuto conseguenze drammatiche. Morte diverse persone, bambini compresi, rimasti senza viveri, senza acqua, bloccati nel mediterraneo per oltre una settimana. In certi casi, i minori hanno assistito alla morte della propria madre. Genitori costretti a legare i cadaveri dei propri figli ai lati della barca, per evitare di perderli in mare.
L’incremento dei nuclei familiari che scelgono la via del mare per fuggire dal Libano arriva proprio durante la sua peggiore crisi in tempo di pace. Decimati i mezzi di sussistenza delle persone, aumentati i casi di Covid. Centinaia di migliaia i bambini libanesi scivolati in povertà nei primi mesi 2020. A due mesi dall’esplosione che ha colpito la capitale Beirut, gli operatori di Save the Children hanno registrato un aumento del 574% delle richieste di alloggio e sostegno finanziario tra le comunità libanesi.
Stando ai giornali ciprioti, il parlamento sta consentendo l’incremento di domande di asilo dei migranti. Si tratta anche di bambini, i quali hanno dovuto vedere i propri genitori, nonché altri bambini, morire sulla barca che avrebbe dovuto portarli verso un futuro migliore. Situazioni disperate, ancor più in periodo di pandemia Covid, che spingono le famiglie a rischiare la vita. Save the Children in Libano manifesta sconcerto, auspicando un futuro diverso da quanto accaduto nel 2020. L’organizzazione internazionale chiede al governo libanese di dare la priorità ai bambini vulnerabili e alle loro famiglie, con sostegni finanziari. Chiede inoltre alle autorità cipriote di mettere al primo posto l’interesse dei minori in arrivo, offrendo loro l’accesso all’asilo e alla protezione in conformità con il diritto internazionale. E’ proprio Save The Children ad aver constatato un aumento di migliaia di richieste, nel mese successivo l’esplosione del porto di Beirut.
Michele Baldoni