SCOMPARSA DI FLAVIO MANNI – IL RICORDO DELL’ASSOCIAZIONE “AMICI DEL FUMETTO” DI CITTÀ DI CASTELLO

SCOMPARSA DI FLAVIO MANNI – IL RICORDO DELL’ASSOCIAZIONE “AMICI DEL FUMETTO” DI CITTÀ DI CASTELLO

26 Gen 2021

CITTÀ DI CASTELLO – All’età di 66 anni ci ha lasciato Flavio Manni, deceduto all’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia.

I funerali, in forma civile, si svolgeranno mercoledì 27 gennaio alle ore 14,30 al Cimitero monumentale di Città di Castello.

Un amico, una persona impegnata nel sociale, nell’associazionismo, nel sindacato.

 

Ci piace ricordarlo con il comunicato dell’associazione “Amici del Fumetto” di Città di Castello: il testo è stato scritto da Alberto Barelli, membro dell’associazione e grande amico di Flavio.

 

Il corpo di Flavio riposi nelle verdi praterie e il suo spirito aleggi nell’infinito cielo azzurro del West.

È questo il saluto più bello con il quale l’Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello vuole salutare il grande appassionato di fumetti, satira, fantascienza, ma anche l’artista, il poeta, l’appassionato di simbolismo di tarocchi e di letteratura e archeologia.

 

Flavio Manni era tutto questo e molto altro, sapendo spaziare da un campo all’altro senza perdere la profondità di una conoscenza vera, frutto di uno studio sempre rigoroso, di una elaborazione per la quale sapeva procedere con un acume e uno spirito critico rari.

Non è un caso che la rassegna Tiferno Comics abbia mosso i suoi primi passi nel lontano 2003 legando a Flavio il suo nome. Ma non poteva essere altrimenti: la mostra era dedicata al disegnatore di Tex Fernando Fusco e dell’eroe bonelliano Flavio sapeva tutto, dalla storia editoriale ai segreti per riconoscere gli albi originali.

I collezionisti ancora oggi ricordano il suo incontro, che lo vide svelare i trucchi per valutare la propria collezione, sapendo individuare le prime edizioni e gli albi rari. E lui parlò, affascinando tutti appunto, di albi originali e rari, rifuggendo a ogni discorso riferito al valore economico. Se il discorso cadeva sul prezzo, ti faceva capire che non era questo che a lui interessava, e ti parlava del tempo in cui le edicole erano piene di colori, dei colori delle sue amate strisce.

Da appassionati, sappiamo come questo suo aspetto dica tutto sul suo spessore morale e sulla onestà intellettuale.

 

Come vuole sottolineare il presidente dell’associazione Gianfranco Bellini, Flavio è stato una pietra miliare della mostra del fumetto di Città di Castello, che senza persone come lui non avrebbe segnato le vette che ha raggiunto.