A GUBBIO NASCE IL PROGETTO “DIECI MAESTRI”, UN INVITO A SOSTENERE I MESTIERI PIÙ ANTICHI, LE ARTI E LE BOTTEGHE ARTIGIANE DELLA CITTÀ

A GUBBIO NASCE IL PROGETTO “DIECI MAESTRI”, UN INVITO A SOSTENERE I MESTIERI PIÙ ANTICHI, LE ARTI E LE BOTTEGHE ARTIGIANE DELLA CITTÀ

26 Nov 2020

GUBBIO – Un piccolo manifesto firmato da oltre 50 ambasciatori del territorio, che si fanno portavoce delle bellezze della città medievale e delle terre eugubine, da vivere con coscienza e consapevolezza anche dopo l’emergenza, attraverso un messaggio corale ed un invito a generare valore attraverso la co-creazione di prodotti e servizi per il territorio.

Botteghe artigiane, commercianti, gallerie d’arte e ristoratori, insieme agli operatori del mondo dell’ospitalità, agli agricoltori ed alle associazioni, riscoprono così il valore del tempo dedicato per promuovere il territorio, la sua storia, la sua arte ed i suoi talenti. Sarà un Cuore Verde ad identificarle, in modo da essere facilmente riconoscibili da chi vorrà sostenerle e visitare la città. Lo scorso agosto è stato avviato un primo esperimento di progettazione condivisa e di ”passaparola’’ lungo l’anello di passeggio urbano nel nucleo medievale di Gubbio, dove artigiani ed artisti hanno aperto le porte delle loro botteghe offrendo uno speciale tempo dedicato per mostrare il loro saper fare e diffondere il progetto. Sono così diventati info point ”diffusi” tra loro connessi, dove reperire informazioni sulla città e la sua vivibilità in modo caldo ed informale, proprio come accadeva una volta. L’iniziativa, inserita all’interno della rassegna “Dieci maestri” (pagina Facebook: www.facebook.com/diecimaestri) ha incontrato un alto gradimento tra i visitatori ed ha attivato nuove relazioni di prossimità tra gli operatori economici del territorio, che oggi si uniscono per immaginare nuovi modi per essere presenti e tra loro solidali.

“In questo momento – dichiara Patrizia Ramacci, artigiana gessista titolare di una storica bottega nel centro medievale della città – scegliere le botteghe, gli artigiani ed i negozi di vicinato è riconoscere il valore che rappresentano nel costituire l’identità dei nostri luoghi. Quando racconto la mia Gubbio insieme alla sua bellezza maestosa,

parlo anche delle mani sapienti che l’hanno costruita, delle relazioni che si sono generate: non solo possiamo ancora incontrare botteghe aperte, ma altre continuano ad aprire. L’invito è a sentirsi custodi e sostenitori di questo patrimonio, come se ciascuno di noi fosse un piccolo socio”.

L’iniziativa è libera ed aperta.

“Sarà possibile – spiega Marina Rizzi, ideatrice dell’iniziativa – anche regalare una cena, un corso di formazione, un cesto di prodotti del territorio od un pernottamento, per un pensiero speciale od un regalo collettivo. Per Natale stiamo lavorando ad una formula molto semplice: parte del ricavato delle vendite sarà devoluto al progetto dell’Aratorio Familiare, promotore dal 2014 di un modo di vivere l’agricoltura come occasione di socialità e solidarietà”.

Con quest’auspicio gli ambasciatori del saper fare, ovvero i firmatari del manifesto, si aspettano non solo un Natale solidale per Gubbio, ma l’inizio di una nuova stagione che coinvolga tutti gli operatori del territorio nel sostentamento della microeconomia locale attraverso un passaparola informato ed appassionato, mentre continuano a progettare insieme iniziative per il 2021.