
12 Gen 2021
CITTÀ DI CASTELLO – “Domenica abbiamo avuto 10 persone guarite ed 8 nuovi positivi, un piccolissimo saldo attivo in un contesto però particolarmente complesso dal punto di vista dei numeri, perché le 100 positività alla “Muzi Betti” hanno pesantemente condizionato le percentuali del nostro territorio”.
È il quadro della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello tratteggiato lunedì 11 gennaio dal sindaco Luciano Bacchetta, che ha rimarcato che “la situazione generale, nazionale e regionale, resta difficile anche in quest’inizio d’anno nuovo”.
“Oggi in Umbria – ha rilevato Bacchetta – siamo in zona gialla, ma il rischio di cambiare classificazione è incombente, perché ci sono numeri di contagiati significativamente alti. I riscontri che abbiamo non fanno che testimoniare come le misure di contenimento, pur importanti, possono frenare ma non fermare il contagio, per il quale l’unica soluzione è la vaccinazione, che è partita e, pur con una certa difficoltà, si sta sviluppando in maniera abbastanza efficace”.
“Abbiamo notizia – ha aggiunto il sindaco – che al “drive through” di Cerbara anche oggi soo stati effettuati molti tamponi, a testimonianza che il raggio di intervento dell’Usl Umbria 1 si va allargando perché, in presenza di una percentuale considerevole di persone positive, sono molti anche coloro che si trovano in isolamento prudenziale per aver avuto contatti con soggetti contagiati ed è prioritario fare più test possibili”.
In merito alla situazione dell’Asp “Muzi Betti”, Bacchetta ha reso noto che “nel pomeriggio verranno effettuati i primi tamponi per le persone positive della prima ondata del contagio nella struttura e speriamo che arrivino segnali significativamente buoni”. “Nel frattempo – ha spiegato – oggi e domani verranno effettuati tamponi agli ospiti ed agli operatori sanitari finora negativi, per i quali, in caso di conferma di assenza di contagio da Covid-19, inizieranno immediatamente le vaccinazioni, proseguendo nell’iter già avviato nella struttura. Ad oggi sembrano essere sotto controllo le criticità che riguardano gli anziani della residenza sanitaria, anche se il fatto di avere a che fare con persone ultraottantenni con altre patologie richiede la massima prudenza. Il personale è stato irrobustito con immissioni esterne di infermieri ed operatori sanitari, per cui la potenziale emergenza, che avrebbe potuto essere drammatica da questo punto di vista, è stata fronteggiata in tempi molto brevi. Ringrazio la presidente Andreina Ciubini perché debbo dire con grande soddisfazione che il suo impegno e quello dei suoi collaboratori in una vicenda molto difficile è veramente importante e significativo. Comprendiamo la preoccupazione e la tensione delle famiglie, ma dobbiamo dire che, dopo 10 mesi in cui la “Muzi Betti” era stata una specie di oasi senza contagiati nel contesto molto difficile di tutte le residenze sanitarie, questa vicenda così repentina, che è ben lungi purtroppo dal concludersi, ha avuto risposte efficaci”.
“Come ci dimostra quest’inizio dell’anno particolarmente complesso, l’emergenza da Covid-19 iniziata nel marzo scorso – prosegue Bacchetta – sarà ancora molto difficile e molto lunga, visto che non accenna a diminuire l’intensità del contagio, per cui dobbiamo tenere alta la guardia e da parte nostra cercheremo di impegnarci affinché quest’incredibile vicenda diventi un brutto ricordo nei mesi prossimi. È necessario costruire un percorso nel quale, di fronte di un’ipotetica crescita del numero di persone che potrebbero essere ricoverate, vi sia in ospedale un adeguato numero di posti letto. Il reparto Covid e la terapia intensiva Covid dell’ospedale di Città di Castello sono sostanzialmente saturi, quindi è chiaro che è necessario irrobustirli. Verranno istituiti altri 11 posti di terapia intensiva e sarà probabilmente ampliata anche l’area Covid, perché ci troviamo di fronte ad un’emergenza che, quando minaccia la stabilità delle strutture ospedaliere, rischia di diventare drammatica.
Fino ad oggi l’Usl Umbria 1 è riuscita ad affrontare la situazione e di questo dobbiamo dargliene grande merito, perché non siamo mai stati in emergenza assoluta pur tra le difficoltà”.