“CINEMA SENZA FRONTIERE” PORTA IN PRIMO PIANO LE GRANDI QUESTIONI DEL NOSTRO TEMPO – SI PARTE CON LA PROIEZIONE DI “BINXÊT – SOTTO IL CONFINE”: I 911 KM. DEL CONFINE TURCO-SIRIANO RACCONTATI DAL REGISTA LUIGI D’ALIFE CON LA VOCE NARRANTE DI ELIO GERMANO

“CINEMA SENZA FRONTIERE” PORTA IN PRIMO PIANO LE GRANDI QUESTIONI DEL NOSTRO TEMPO – SI PARTE CON LA PROIEZIONE DI “BINXÊT – SOTTO IL CONFINE”: I 911 KM. DEL CONFINE TURCO-SIRIANO RACCONTATI DAL REGISTA LUIGI D’ALIFE CON LA VOCE NARRANTE DI ELIO GERMANO

11 Dic 2019

Primo appuntamento per la rassegna “Cinema senza frontiere”, promossa dall’associazione “Altotevere senza frontiere Onlus” per approfondire alcune grandi questioni, spesso poco conosciute, del nostro tempo, a cominciare dalla delicata situazione del Medio Oriente tra Turchia, Siria, Iran ed Iraq.

La proiezione, promossa in collaborazione con l’associazione “CdCinema” e grazie alla disponibilità della Scuola “Bufalini”, si terrà venerdì 13 dicembre alle ore 21 nella sala “Officina della Lana”, in Via San Bartolomeo.

Gli appuntamenti proseguiranno a gennaio 2020, secondo un calendario che sarà pubblicato nelle prossime settimane. L’ingresso è ad offerta libera.

“Binxêt – Sotto il Confine” è un docufilm autoprodotto dal regista Luigi D’Alife, con la voce narrante di Elio Germano.

Un viaggio tra vita e morte, dignità e dolore, lotta e libertà. Si svolge lungo i 911 km. del confine turco-siriano. Da una parte l’Isis, dall’altra la Turchia di Erdogan. In mezzo il confine ed una speranza. Questa speranza si chiama Rojava, soltanto un punto sulla carta di una regione tormentata, terra di resistenza ma anche laboratorio di democrazia dal basso, luogo in cui, sui fucili di chi combatte, sventolano bandiere di colori diversi ma che parlano lo stesso linguaggio; quello dell’uguaglianza di genere, dell’autodeterminazione dei popoli e della convivenza pacifica. È su questa striscia di terra che si sta giocando la partita più importante; la battaglia contro daesh, il controllo e la chiusura del confine su sui si basa l’accordo tra Unione Europea e Turchia, la violenza repressiva ed autoritaria del dittatore Erdogan. Un racconto di denuncia sulle pesanti responsabilità dell’Europa nel sottoscrivere un accordo che violenta le vite di migliaia di persone, solo un piccolo tassello nella storia di un popolo che continua a non rassegnarsi all’idea di essere diviso dai confini, storie di uomini, donne e bambini che sono l’immagine del non arrendersi”.

Per informazioni:

www.altoteveresenzafrontiere.it  

Pagina Facebook “Altotevere senza frontiere”

info@altoteveresenzafrontiere.it