
15 Lug 2020
CITTÀ DI CASTELLO – ”La memoria è determinante, è la nostra voce, è la voce delle generazioni future, perché non bisogna mai accettare con indifferenza e rassegnazione le stragi di innocenti. Senza la memoria, senza questi rituali di commemorazione, siamo tutti più poveri, perché è ricordando attivamente anche con la nostra presenza fisica in questi luoghi che riusciamo a fare delle considerazioni, delle scelte di libertà e democrazia. Per questo ringrazio tutti voi presenti, Istituto di storia politica sociale “Venanzio Gabriotti”, il suo presidente Alvaro Tacchini,
Associazioni combattentistiche, ANPI e Pro Loco”.
È quanto dichiarato domenica 12 luglio dalla presidente del Consiglio comunale
Francesca Mencagli durante la commemorazione del 76° anniversario delle stragi di Pian dei Brusci e Meltini, perpetrate da truppe tedesche contro la popolazione inerme (furono 11 i contadini fucilati a Pian dei Brusci e 5 i tifernati uccisi a Meltini).
La manifestazione a ricordo delle vittime di Pian dei Brusci è stata curata dalle Pro Loco di Trestina e Badia Petroia e dall’associazione “Trestina per la Pace”, quella di Meltini dalla Società rionale “Quelli delà del ponte”.
Alla cerimonia hanno partecipato familiari delle vittime: i partecipanti hanno fatto tappa alla cappella situata in località Pompanano, dove furono fucilati i contadini di Pian dei Brusci, e nel luogo dell’eccidio di Meltini.
“Si tratta di due ricorrenze sentite dalla popolazione, dalle comunità locali, dalle associazioni combattentistiche e dall’ANPI – ha concluso la Mencagli – che assieme all’Istituto di storia politica sociale “Venanzio Gabriotti” ogni anno tengono viva la memoria di questi eventi che hanno segnato la storia”.
Fra i presenti anche il consigliere regionale Michele Bettarelli e l’assessore alla cultura Vincenzo Tofanelli.