
10 Feb 2021
GUBBIO – Come ogni anno, il 10 febbraio si celebra la giornata che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Istituito nel 2004, il “Giorno del Ricordo” vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara e la maggior parte della Venezia Giulia.
“Il “Giorno del Ricordo” – sottolinea il sindaco Filippo Stirati – è per noi giorno di impegno anzitutto in termini di memoria, per rendere omaggio agli italiani che hanno subito grandissime persecuzioni, umiliazioni, repressioni, atti di violenza ed esilio. Si tratta di una pagina molto dolorosa, che ci richiama alla necessità di avere una memoria a tutto tondo, che non privilegi solo certi aspetti o certe parti della storia ma riesca a ricomprenderle tutte, e soprattutto condanni tutte quelle situazioni che hanno offeso la dignità e i diritti di migliaia di persone. Ricordare questa pagina tragica e vergognosa a carico del comunismo di Tito significa anche impegnarsi a promuovere il grande valore della storia, nell’esigenza che resti maestra di vita soprattutto per le giovani generazioni, e che attraverso il fare memoria di ciò che è stato si possa capire l’importanza dei valori democratici della pace, della tolleranza, del rispetto dei popoli e del pluralismo, così da riuscire sempre a dare una lettura equilibrata, non unilaterale o fatta di zone non illuminate, degli eventi. Per rendere concreto il nostro impegno e non fare solo mera testimonianza, come amministrazione comunale abbiamo proposto tramite la Biblioteca Sperelliana, pur nei limiti dati dall’essere zona rossa, attività culturali di approfondimento e ricerca per aiutare tutti a rendersi meglio conto di cosa sia questo giorno e di cosa quella tragedia abbia significato per migliaia di nostri connazionali”.