
3 Dic 2020
CITTÀ DI CASTELLO – “Nella giornata di martedì abbiamo avuto 5 nuovi positivi e ben 21 guariti”. È quanto ha dichiarato mercoledì dal sindaco Luciano Bacchetta nell’abituale aggiornamento della situazione dell’emergenza Covid-19 a Città di Castello. “Il dato ampiamente consolidato e relativamente tranquillizzante delle ultime settimane – osserva – è di un numero imponente di persone guarite a fronte di casi di positività in netta diminuzione, anche se con riscontri oscillanti di giorno in giorno e da considerare, comunque, sempre troppi. Le misure di contenimento e controllo, insieme all’autodisciplina dei cittadini, hanno prodotto un risultato soddisfacente. Ora si aprirà un’altra fase nella quale il pericolo del contagio dovrà essere ancora monitorato, ma vedrà forme di controllo e prescrizioni diverse da quelle vissute fino a oggi. Il Governo mi pare sia intenzionato comunque ad adottare una disciplina molto rigorosa almeno per un certo periodo, soprattutto perché l’arrivo del vaccino in Italia riguarderà all’inizio solo alcune categorie di persone, per cui dovranno essere ancora seguite misure prudenziali ed andrà tenuta alta la guardia”.
Bacchetta si è quindi soffermato sulla “bella iniziativa della “Muzi Betti”, che ha realizzato una vetrata con videocitofono per consentire un contatto immediato ed efficace tra le persone ricoverate nella struttura ed i parenti che vanno a visitarli. Come tutti sappiamo il problema della solitudine delle persone anziane, che in periodo di Covid è particolarmente forte, richiede un supporto psicologico costante perché le misure di prevenzione del contagio impediscono purtroppo contatti diretti, specie con persone fragili ed in età avanzata come sono gli ospiti della “Muzi Betti”: proprio per questo ritengo molto intelligente l’accorgimento adottato nella nostra residenza sanitaria. Facciamo i complimenti alla presidente Andreina Ciubini ed al suo staff, perché questa soluzione consente visite in assoluta sicurezza garantendo le norme prudenziali necessarie quando si entra in contatto con persone anziane”.
Bacchetta ha quindi preannunciato che “quest’anno la tradizionale visita natalizia del vescovo Mons. Domenico Cancian e del sindaco alla “Muzi Betti” verrà svolta inevitabilmente in forma diversa e con la partecipazione del maestro Fabio Battistelli, che ringrazio per la collaborazione costante, assolutamente gratuita e molto gradita, che ha offerto nell’emergenza da Covid-19, coinvolgendo tanti musicisti”. “Per le festività natalizie – ha spiegato il sindaco – abbiamo pensato di utilizzare ancora per “Muzi Betti” e per altre iniziative l’amore di Fabio Battistelli per la città e l’amore per Città di Castello degli artisti tifernati”.
Nel ringraziare il sindaco ed il vescovo, Battistelli ha sottolineato di essere “sempre a disposizione, per l’amore per la mia città e soprattutto perché mi piace coinvolgere i musicisti e portare il linguaggio della musica alla portata di tutti in un periodo così complesso e difficile”. “Sono entusiasta – ha concluso – di poter fare quest’iniziativa per la “Muzi Betti”, dando un mio piccolo contributo a persone che purtroppo non potranno avere contatti né con parenti né con amici: speriamo di poter organizzare qualche altra iniziativa a Natale per dare sollievo e sostegno a tutta la cittadinanza”.
Il sindaco Bacchetta ha colto l’occasione per ribadire che “l’albero di Natale e le luminarie nel centro storico, che quest’anno saranno particolarmente estese e completamente a carico del Comune, verranno accesi, con la partecipazione anche delle scuole di danza, l’8 dicembre per la festa dell’Immacolata, perché a Città di Castello è questa la tradizione”. “A questo proposito – ha puntualizzato il primo cittadino – ringrazio l’amico Graziano Giaccaglia, ex dipendente comunale, che sempre a titolo gratuito ci sta aiutando molto per l’organizzazione degli eventi e per l’allestimento dell’illuminazione natalizia del centro storico”.
La vetrata con citofono all’Asp “Muzi Betti” è una delle belle storie al tempo del Covid: gli anziani ospiti della struttura ed i parenti si possono ora vedere e possono parlare attraverso un citofono, separati da una vetrata, in un angolo in sicurezza. “Chiudere gli ingressi ai parenti, agli amici ed ai tifernati che nel fine settimana venivano a farci visita – spiega Andreina Ciubini, presidente del consiglio d’amministrazione dell’Asp “Muzi Betti” – è stata una decisione difficile ma obbligata: la priorità è stata quella di salvaguardare la salute dei nostri ospiti, particolarmente vulnerabile. Ci siamo subito accorti che a loro mancava tantissimo il contatto con i familiari, quindi, oltre alle videochiamate, abbiamo pensato di installare un interfono davanti ad una vetrata, in modo che, oltre al contatto visivo, fosse possibile avere un contatto verbale. Gli ospiti ora possono non solo vedere parenti ed amici, che restano all’esterno nella zona antistante sotto una grande tettoia, ma possono vedere e sentire quelle voci care che per troppo tempo erano rimaste nel silenzio. La novità è stata apprezzata moltissimo da familiari ed anziani della struttura”.
LINK VIDEO PER DICHIARAZIONE DEL SINDACO LUCIANO BACCHETTA:
https://cloud.comune.cittadicastello.pg.it/index.php/s/tWt5DydkX4JCM3c