
3 Nov 2020
CITTÀ DI CASTELLO – Il Covid-19 non ha fermato il ricordo dei Caduti di tutte le guerre. Come ogni anno, il 1° novembre nella frazione di San Secondo si è tenuta la cerimonia di commemorazione promossa dalla Sezione di Città di Castello dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra e dal Comitato Pro San Secondo.
“La forma ridotta della celebrazione imposta dalle restrizioni per il contenimento della pandemia – sottolinea l’assessore Vincenzo Tofanelli – ha purtroppo impedito la presenza delle associazioni, delle scuole e della banda musicale ed ha costretto a rinunciare al corteo verso i monumenti, ma non ha tolto emozione e significato ad ogni gesto, ad ogni parola e ad ogni momento vissuto”.
Tofanelli ha rappresentato il sindaco Luciano Bacchetta e l’amministrazione comunale, deponendo una corona di alloro ai piedi dell’altare della chiesa della frazione tifernate insieme al maggiore dell’Esercito Italiano Carmelo Vitale, che ha partecipato in rappresentanza del nuovo responsabile del Comando Militare Umbria colonnello Vincenzo Nazzaro.
“È fondamentale – conclude Tofanelli – ricordare sempre e comunque chi ha sacrificato la propria vita per la nostra libertà e per la democrazia, non perdendo nemmeno un’occasione di trasmettere l’importanza di questi valori ai giovani”.
L’assessore che si è unito al presidente della sezione tifernate dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra Pierino Monaldi ed alla presidente dal “Comitato Pro San Secondo” Nicoletta Caiotti nella cerimonia religiosa celebrata da Mons. Giovanni Cappelli. Tra coloro che hanno preso parte alla celebrazione, anche il consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani.
“Per noi – ha dichiarato Monaldi – era fondamentale non interrompere la catena del ricordo che ci lega alla storia ed ai valori che ancora oggi è indispensabile salvaguardare, conoscere e diffondere. È per questo che abbiamo voluto che, nel rispetto di tutte le precauzioni, un giovane fosse sempre presente in ogni momento delle celebrazioni, proprio a sancire il passaggio di testimone generazionale tra chi ha conosciuto la guerra e chi oggi è chiamato a fare il possibile perché la guerra non torni più”.
Durante la cerimonia religiosa sono stati particolarmente toccanti i momenti nei quali proprio dei bambini hanno declamato la preghiera dei Caduti, un alunno della scuola elementare “La vecchia stazione” ha letto una poesia ed una bambina ha intonato l’Inno nazionale italiano. All’esterno, con la bandiera tricolore sempre in vista (quest’anno privata della scritta Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra per identificare simbolicamente l’appartenenza del vessillo a tutte le associazioni che non fanno potuto partecipare) sono stati sempre dei giovani a deporre un omaggio floreale davanti al cippo che ricorda il bombardamento del 14 maggio 1944 e la corona d’alloro al monumento ai caduti, con l’accompagnamento della tromba di Giovanni Marconi.