22 Mag 2020
CITTÀ DI CASTELLO – Il presidente del Leo Club Città di Castello, Benedetto Paolucci, si è recato mercoledì 21 maggio al centro trasfusionale dell’ospedale di Città di Castello per effettuare la periodica donazione di sangue.
Questo gesto, oltre che contribuire al fabbisogno dell’Usl, vuol anche incoraggiare tutti i donatori o chi vorrebbe diventarlo: in molti infatti, a seguito dell’emergenza Covid-19, per paura di contagiarsi evitano di compiere questo gesto indispensabile per la collettività.
“La donazione – sottolinea Paolucci – è interamente svolta in totale sicurezza, grazie alla professionalità del personale ospedaliero ben preparato a svolgere questo compito, già di per sé delicato, anche in questo momento l’emergenza. La già nota gentilezza e cordialità degli operatori sanitari che operano presso il SIT del locale nosocomio non è venuta meno a seguito della pandemia che ha interessato anche la nostra amata città, ma si è amplificata per far sì che l’esperienza della donazione, oltre che sicura, sia piacevole e non stressante”.
Da tempo i ragazzi del Leo Club collaborano attivamente con l’Avis locale guidata dal presidente Paolo Celestini e questa collaborazione fruttuosa, che ha coinvolto anche alcune scuole superiori cittadine, intende apportare una maggiore consapevolezza in merito al bisogno di sangue di numerosi pazienti ed alla possibilità di ciascuno di dare il proprio contributo in totale sicurezza.
“Ogni volta che mi viene concessa la possibilità di donare sangue – conclude Paolucci – mi sento veramente felice, perché so di aver contribuito al bene fisico di qualcuno che si trova nel bisogno e so di aver dato l’esempio a qualcun altro per poter fare altrettanto, anche meglio di me. Tutti potremmo avere bisogno di questa linfa vitale ed allora perché non donare quando si è in salute?”.
In questo periodo storico davvero difficile, nel quale la coscienza spinge ognuno di noi ad essere solidale, in base alle sue possibilità, con chi è più bisognoso, donare sangue è come donare se stessi per chi ha bisogno del bene primario che è la salute.
