
30 Apr 2020
CITTÀ DI CASTELLO – Il sorriso di “mamma coraggio” ed il ricordo di Silvana Benigno nel volto della solidarietà: nella mattinata di venerdì 30 aprile all’ingresso dell’Ospedale di Città di Castello si è svolta una breve quanto significativa cerimonia di donazione di materiale sanitario al reparto di Oncologia. Erano presenti la figlia di Silvana, Federica, ed il marito Fabrizio Paladino: insieme a loro una bellissima foto di Silvana, sorridente come sempre. “Io e Federica – ha detto Fabrizio – abbiamo oggi voluto esaudire quella che senz’altro sarebbe stata una volontà di mia moglie Silvana in questo periodo di pandemia: aiutare, anche con un piccolo gesto, il reparto di Oncologia del quinto piano dell’Ospedale di Città di Castello. Con Federica ne abbiamo parlato nei giorni scorsi e non abbiamo avuto il minimo dubbio nel cercare di fare subito qualcosa per il personale sanitario che Silvana conosceva molto ed apprezzava. Dal dottor Stefano Bravi alla dottoressa Maria Alessio, poi diventata cara amica e confidente, fino a tutti gli altri. Pur nel suo fare spesso critico ma con un obiettivo costruttivo, lei voleva sempre comunque migliorare la struttura che l’ha ospitata a più riprese ed in vari momenti della sua malattia. Non le sfuggiva nulla, controllava tutto quello che la circondava, si soffermava spesso con i medici in corsia non per parlare dei suoi problemi, ma per dire la sua di come si doveva intervenire per cambiare in meglio l’ambiente che la circondava. Conoscendo la sua generosità senza confini, che si è sviluppata soprattutto nella raccolta fondi per la ricerca, Silvana avrebbe voluto senz’altro fare qualcosa per questo reparto, magari qualcosa di più rispetto a quello che noi oggi stiamo mettendo a disposizione. Questa circostanza ci permette comunque di ringraziare nuovamente l’Oncologia dell’Ospedale, dal piano terra dove Silvana veniva sottoposta alle chemioterapie fino appunto al quinto piano dove, anche lì, per lunghi periodi, ha avuto modo di conoscere ed apprezzare la professionalità del personale sanitario che sta ora affrontando un periodo storico dal quale dobbiamo, tutti insieme, fare squadra per uscire al più presto. Un ringraziamento, oltre al dottor Bravi ed alla dottoressa Alessio, va a Patrizia Provincia ed ai vertici dell’Usl locale che hanno sempre accolto le richieste di Silvana anche per l’organizzazione di iniziative di raccolta fondi. Grazie poi al dottor Carlo Paladino, ai sindaci di Città di Castello Luciano Bacchetta e di San Giustino Paolo Fratini, all’assessore tifernate Luciana Bassini ed a tutti gli amici della stampa che hanno dato degno risalto al messaggio che mia moglie ha dato durante la malattia. Voglio inoltre anticipare che nelle prossime settimane sarà ufficialmente annunciato l’avvio di un grande progetto per ricordare come si deve il percorso di vita e di malattia affrontato da Silvana. Un progetto dove verrà tracciato tutto il suo cammino di donna, moglie, mamma, figlia, sorella ed amica coraggiosa: tutto questo per portare ancora avanti la raccolta fondi per la ricerca contro il cancro. Un progetto reso possibile anche dalla grande generosità e sensibilità di un imprenditore tifernate. Concludo, riportando una frase che Silvana più volte ha detto: “La gente deve sapere che faccio tutto questo con il cuore: la ricerca non è solo per Silvana Benigno, ma per tutti”.
“E’ una giornata speciale – ha detto il sindaco Luciano Bacchetta – che non a caso si svolge proprio in mezzo a medici e sanitari dell’ospedale che sono la speranza e il futuro per la ricerca e la vittoria contro pandemie e malattie. Finalità nobili e ragioni di vita, queste, che hanno visto da sempre Silvana Benigno combattere fino a quando ha potuto con il sorriso e la determinazione di una guerriera del coraggio: mi piace che ci sia questo seguito, grazie a Fabrizio Paladino ed alla figlia Federica per il bel gesto di oggi”.
“L’ho ricordato con una preghiera al funerale in Cattedrale quando l’abbiamo salutata per l’ultima volta prima del viaggio eterno – ha affermato il vescovo Mons. Domenico Cancian ed ora lo voglio ribadire, qui in questo luogo simbolo della tenacia e professionalità di medici e sanitari: il messaggio di Silvana e della sua famiglia saranno per tutti noi il faro, la bussola della nostra vita terrena per proseguire il suo insegnamento a favore di chi soffre e lotta ogni giorno contro le malattie. Grazie a Silvana e grazie alla famiglia Paladino”.
Per l’Usl sono intervenuti il direttore di presidio dottor Giuseppe Vallesi, il responsabile del reparto di Oncologia dottor Bravi e la dottoressa Alessio, che ricordando il legame di amicizia che la legava a Silvana ha affermato: “Questo è miglior modo per farla continuare a vivere; per me Silvana è stata una paziente ed anche un’amica”.
“Da quando abbiamo scoperto questa bruttissima malattia, una forma molto grave, lei non è solo sopravvissuta- ha concluso il dottor Carlo Paladino – ma ha vissuto bene e grazie al suo carattere ed al suo sorriso ha fatto vivere a tutti noi la sua malattia in maniera serena”.