
22 Dic 2020
CITTÀ DI CASTELLO – Torna l’operazione buoni spesa: fino al 6 gennaio per i tifernati senza reddito nel novembre 2020 o disoccupati è possibile presentare domanda on line sul sito del Comune.
“In realtà – afferma l’assessore alle politiche sociali Luciana Bassini – l’operazione Buoni-spesa non si è mai interrotta. Dal lockdown in poi l’Amministrazione comunale, anche grazie alla società civile, ha sempre aiutato i concittadini che la pandemia aveva penalizzato con misure compensative nei settori di prima necessità. Questa catena di solidarietà viene ora rinforzata con le risorse del Governo pari a poco meno di 230.000 euro, che destineremo alla distribuzione di buoni spesa una tantum per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità da spendere negli esercizi commerciali che figurano nell’elenco pubblicato sul sito del Comune”.
Può fare domanda chi, residente nel Comune di Città di Castello, a novembre 2020 abbia avuto una riduzione od interruzione dell’attività lavorativa oppure sia disoccupato. I buoni saranno assegnati fino a risorse disponibili e potranno essere spesi solo per beni di prima necessità ed entro il 31 marzo 2021. Il contributo sarà differenziato a seconda di numerosità del nucleo familiare, affitto o mutuo prima casa, minori nel nucleo e disponibilità bancarie o postali.
Le domande sono aperte fino al 6 gennaio 2021 esclusivamente per via telematica, compilando l’apposito modello Domanda di ammissione “Buoni spesa COVID” reperibile nella sezione “Domande online” della home page del sito istituzionale del Comune di Città di Castello https://comune.cittadicastello.pg.it
“In questi mesi – conclude la Bassini – il Comune ha svolto un’attività intensa a contrasto della vulnerabilità economica e sociale, sostenendo concretamente e in alcuni casi anche singolarmente chi di noi fosse stato colpito in modo particolarmente duro dall’attuale emergenza sanitaria. I buoni spesa sono stati uno strumento agile, specialmente nel lockdown di marzo e aprile. Anche adesso oltre ai buoni spesa sono aperti altri bandi di sostegno a livello di zona sociale: il Noinsieme, il Family Tech, gli aiuti a famiglie numerose. Le domanda per i rimborsi della Tari si sono invece chiuse. Pensiamo che queste misure concrete siamo importanti perché accanto all’aspetto emotivo, che umanamente è prevalente, c’è un aspetto pratico che va curato. Tanti di noi hanno bisogno non solo di vicinanza umana, ma soprattutto di un sostegno materiale alla loro vita quotidiana. I buoni spesa possono non essere risolutivi, ma di sollievo alle problematiche che a causa degli effetti del Covid i nostri concittadini si trovano ad affrontare”.