
30 Ott 2019
L’edizione 2019 di “Tiferno Comics” sta per chiudere le porte, reduce da circa 50 giorni di soddisfazioni, sia in termini di numeri che di apprezzamenti da parte di appassionati ed esperti.
“Dino Battaglia – La perfezione del grigio tra sacro e profano” è stata infatti una mostra unica ed irripetibile, che ha saputo omaggiare la straordinaria arte di Battaglia come non era mai stato fatto prima: questa è l’ultima settimana in cui sarà ancora possibile visitarla e rimanerne rapiti.
Ma c’è di più.
Per concludere in grande stile quest’edizione, sabato e domenica prossimi alle ore 16,30 l’associazione “Amici del Fumetto” ospiterà all’interno delle sale di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio l’ultimo ospite di quest’anno, che sarà Luca Salvagno, degno erede di Jacovitti.
Prendere in mano il pennello per disegnare le tavole di “Cocco Bill” proseguendo l’opera di sua maestà imperiale Benito Jacovitti, il maestro assoluto del fumetto umoristico italiano e non solo, il capostipite di uno stile seguito da intere legioni di nuove generazioni di artisti: questo il compito che gli è stato affidato.
Salvagno, ottimo artista che non solo non ha “tremato” davanti a quest’incarico ma anzi lo svolge da parecchi anni con entusiasmo e maestria, era già stato protagonista di “Tiferno Comics” nel 2010 quando, proprio per gli “Amici del Fumetto”, creò 4 tavole originali che rendevano omaggio a Città di Castello.
L’artista sarà disponibile per firme, dediche e domande.
Ulteriori informazioni su Luca Salvagno:
Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, esordisce nel 1988 sul Messaggero dei Ragazzi.
Negli anni ì90 (1996) Benito Jacovitti lo prende come assistente per la colorazione della serie Cocco Bill pubblicata sul Giornalino e, alla morte di Jacovitti nel 1997, ne prese il posto continuandone la serie.
Ha anche realizzato illustrazioni di libri nelle collane “Mondadori Junior” e per la nuova edizione della Storia d’Italia a fumetti di Enzo Biagi e Storia del mondo a fumetti della Mondadori.
E’ stato anche docente all’Istituto d’arte di Padova.
Fra le serie di sua ideazione ci sono “Asinus” sul “Messaggero dei Ragazzi” e “Cacio Galilla”: nel 2005 alcuni suoi episodi dei “Fioretti di San Francesco” sono stati raccolti in un volume.
La mostra “Dino Battaglia – La perfezione del grigio tra sacro e profano”, allestita fino al 3 novembre rimarrà aperta fino al 3 novembre, dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30.