“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”: PROVE GENERALI DI LAVORO PER 6 RAGAZZI DISABILI INSERITI NEL MONDO DELLA SCUOLA

“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”: PROVE GENERALI DI LAVORO PER 6 RAGAZZI DISABILI INSERITI NEL MONDO DELLA SCUOLA

4 Feb 2020

Riparte il progetto “Tutti per uno, uno per tutti” – disabili abili nelle scuole, che prevede fino al 2022 l’inserimento dei ragazzi dell’A.I.P.D. (Associazione Italiana Persone Down) e del Co.Fa.D (Comitato familiari disabili) negli Istituti scolastici di Città di Castello e San Giustino, in linea con la dimensione dell’ambito dell’Alto Tevere.

Ne danno notizia gli assessori alle politiche sociali di Città di Castello Luciana Bassini e di San Giustino Andrea Guerrieri, sottolineando, in una dichiarazione congiunta, che “l’impegno dei ragazzi è finalizzato ad attività di volontariato mirate a favorire lo sviluppo ed il consolidamento di spazi di socializzazione ed autonomia in contesti inclusivi. Alla persona disabile volontaria viene garantita dalla scuola la presenza di un proprio tutor di supporto per il periodo necessario all’inserimento nel contesto scolastico e/o qualora se ne riscontri la necessità”. “Molti giovani con disabilità – sottolineano i due amministratori – esprimono l’esigenza, una volta terminata la scuola, di  un percorso finalizzato al potenziamento delle capacità e delle autonomie ed a riconoscere le proprie capacità personali, relazionali e professionali attraverso l’acquisizione dei cosiddetti pre-requisiti lavorativi, ovvero abilità pratico-manuali, atteggiamenti, comportamenti e l’emersione di potenzialità ed attitudini da applicare ad un progetto occupazionale futuro”.

Nella prima fase sono coinvolti 6 ragazzi coinvolti, 2 associazioni (A.I.P.D. e Co.Fa.D), 2 Comuni (Città di Castello e San Giustino), l’Usl Umbria 1, la cooperativa sociale “Il Poliedro”, 3 scuole elementari (circolo didattico “San Filippo”, ”Alberto Burri” di Trestina e “Turrini-Bufalini” di San Giustino), la scuola media “Leonardo da Vinci” e l’istituto superiore “Patrizi-Baldelli-Cavallotti”.

“Una platea molto ampia – concludono la Bassini e Guerrieri – con tante sinergie positive: alcuni dei soggetti coinvolti, come l’Istituto “Cavallotti” hanno creduto fin dall’inizio, ovvero dal 2013, a questa sfida per l’autonomia che società e disabili hanno accettato insieme, rinnovando la convenzione. L’obiettivo è naturalmente quello di allargare la rete dei soggetti, il numero dei ragazzi ed anche i contesti lavorativi dove gli stessi possano mettersi alla prova”.